Dall’idea al romanzo: da dove iniziare

Da Anima Di Carta
Voglio scrivere un romanzo, da dove comincio?
Ogni tanto qualcuno mi fa una domanda simile, che mi provoca sempre una certa ansia! La verità è che dare una risposta non è affatto facile, soprattutto perché chi ha un’idea in testa e vuole tradurla in un romanzo non vuole teorie, ma un modo concreto per iniziare a scrivere. In ogni caso proverò a parlarne, basandomi sull’esperienza e sugli errori fatti in passato.
Focalizzare gli elementi principali
Se volete scrivere un romanzo, si presume che abbiate avuto un’idea. Questa però non basta a dare vita a una storia vera e propria, è solo uno spunto di solito molto vago. Le idee sono come semi, non da tutti nasce una pianta. Perché ciò avvenga è necessario preparare il terreno e le condizioni giuste e prepararsi a fare tanto lavoro intorno alla piantina.
Il mio consiglio è cominciare a porsi una serie di domande. Quando avrete le risposte, mettetele per iscritto.
Di che parla questo romanzo?
E’ abbastanza inutile lanciarsi nella scrittura vera e propria se non abbiamo prima di tutto messo a fuoco l’idea iniziale, per capire se da essa può nascere qualcosa. Fondamentale a questo proposito è renderla meno nebulosa, perché un’idea brillante e geniale ma non definita non porta da nessuna parte.
Chiedetevi: di cosa parla la storia, qual è l’argomento del romanzo che voglio scrivere? Provate a circoscriverlo in pochissime parole.
Normalmente gli scrittori esordienti vanno in crisi di fronte alla domanda: "Di che parla il tuo romanzo?". Accade anche a me... Probabilmente perché non è semplice confinare in poche parole una storia. Eppure poterla racchiudere in una breve traccia è molto utile, ci aiuterà a mettere in piedi la trama e in seguito a non perderci per strada.
Chi vive la storia?
La scelta del protagonista è fondamentale, da essa dipende tutto. E' importante identificare l’attore principale della storia che stiamo per raccontare, prima ancora di aver deciso il resto. Questo specifico personaggio va scelto con attenzione e definito attraverso le sue caratteristiche principali, la sua personalità, e così via.
Io sono abbastanza contraria alla creazione a tavolino di un personaggio, che finisce per diventare in quel modo una marionetta. Meglio ispirarsi alle persone che conosciamo, che con le loro sfaccettature, le incoerenze e la loro complessa psicologia risulteranno più realistiche. Ovviamente ispirarsi non vuole dire copiare di sana pianta...
Quindi inquadriamo il protagonista e proviamo a tracciarne un profilo.
Qual è l’obiettivo del protagonista?
Questo è il punto più importante da definire, perché senza un obiettivo concreto e chiaro la storia farà acqua da tutte le parti. E questo obiettivo deve essere collegato ovviamente con l’argomento della storia, quello che avete scelto all'inizio.
Lo scopo del protagonista è un elemento chiave che deve essere manifesto al lettore fin dal primo capitolo, prima lo presenterete, prima chi legge comincerà a partecipare emotivamente alla storia. Va reso esplicito (ma non dichiarato) attraverso azioni, emozioni, dialoghi, confronti, ecc.
Quindi dovete averlo ben chiaro anche voi. Rifletteteci a lungo e consideratelo in tutti i suoi aspetti.
Un obiettivo può essere, per esempio:
  • un problema da risolvere
  • un mistero su cui far luce
  • un desiderio o un sogno da realizzare
  • un bisogno da soddisfare
  • una meta da raggiungere
  • una missione da portare a termine 
  • una sfida da vincere

Cosa accade se il protagonista non raggiunge l’obiettivo?
Mettete a fuoco questo punto: perché è importante che il protagonista raggiunga il suo scopo?
Non è tanto importante l’obiettivo in sé quanto la motivazione che il personaggio dimostra. Che debba trovare un pericoloso assassino o che stiano per sfrattarlo, in ogni caso bisogna chiedersi: se non dovesse farcela, cosa accadrebbe? Quali sarebbero le conseguenze?
Il lettore deve sapere qual è la posta in gioco, e dovete trovare il modo di dimostrargli con chiarezza di che si tratta. Quando si tratta di un assassino da prendere, per esempio, gli scrittori di gialli ne dimostrano la ferocia descrivendo cosa ha fatto all'ultima vittima.
Qual è l’ostacolo principale al raggiungimento dell’obiettivo?
Anche questo punto va definito a priori, anche se nel corso della storia dovranno presentarsi molte altre complicazioni, altrimenti l'interesse di chi legge verrà meno.
Un ostacolo può essere:
  • esterno, cioè un vero e proprio nemico o qualcosa che intralcia concretamente
  • interno, cioè derivare da un conflitto interiore
  • sia esterno che interno

Un'altra domanda che potreste farvi è questa: fino a che punto è disposto ad arrivare il protagonista pur di raggiungere il suo obiettivo? La risposta potrebbe offrirvi nuovi spunti per la storia.
Dove si svolge la storia?
Ci sono romanzi in cui l'ambientazione è molto importante perché la storia non potrebbe svolgersi altrove, altri in cui fa solo da sfondo. In ogni caso definire lo scenario è essenziale.
Chiedetevi se si tratta di una località immaginaria o realmente esistente. Provate a tratteggiarne alcune caratteristiche e a chiedervi come influisce sulla storia questa ambientazione.
In alcuni casi sarà necessario anche documentarsi, fare delle ricerche o persino andare sul posto. Ma per il momento possiamo anche limitarci a individuare il luogo.
Quando si svolge la storia?
I fatti accadono al giorno d'oggi? O nel passato, in una precisa epoca storica? O in un'immaginaria epoca futura? Nel secondo caso dobbiamo mettere in conto un lungo lavoro di documentazione (a meno di non essere già esperti di quel periodo). Nell'ultimo caso, invece, dovremo preparare una descrizione accurata del futuro che abbiamo in mente.
... e dopo?
Un’unica idea non basta a sorreggere un intero romanzo, è solo un punto di partenza. Per costruire una storia di ampio respiro avremo bisogno di molti altri elementi e di altre idee che si incastreranno con quella principale e la supporteranno. Per questo se l’idea è debole e non si presta a essere sviluppata, forse è meglio scegliere un racconto come struttura narrativa.
In ogni caso, creare un vero e proprio intreccio partendo dagli elementi che abbiamo messo a fuoco non è un lavoro rapido né facile. Sarà necessario prendersi altro tempo per rifletterci su e preparare una scaletta con gli eventi più importanti.
Qui ho parlato solo della fase di progettazione che precede la stesura vera e propria del romanzo, escludendo anche la pianificazione della trama e la revisione. Ma ho intenzione di approfondire questi altri argomenti molto presto.
Vi sono stati utili questi spunti?
Qual è il vostro metodo per iniziare a scrivere un romanzo?
Anima di carta

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