Fakhra Younas prima e dopo l’aggressione con l’acido da parte dell’ex marito
21 MAGGIO – Donne sfigurate con l’acido, ennesima forma di violenza nei loro confronti. In Italia é successo già tre volte in appena un mese. Un delitto orribile che nasce da una mentalità per la quale la donna è un oggetto di proprietà da trattare e maltrattare a piacimento. La pratica della “cancellazione del volto” è diffusa soprattutto in Pakistan, Afghanistan, Bangladesh e India e viene attuata su quelle donne che hanno rifiutato fidanzati o mariti, rendendosi colpevoli di atti di grave ribellione e disonore. Lo spiegava bene, in un libro divenuto presto best seller, l’ex ballerina Fakhra Younas, morta suicida lo scorso anno dopo essere stata sfigurata per aver chiesto il divorzio dal marito. Altre donne, invece, hanno subito la cancellazione del volto perché erano i loro stessi uomini a volerle lasciare, non prima di essersi assicurati che nessun altro potesse trovarle ancora belle e femminili.
Nelle ultime settimane; altrettanta follia ha colpito anche una giovane mamma di Cuggiono, paese della provincia milanese, mentre si stava recando a fare delle analisi all’ospedale. In questo caso; un uomo le si sarebbe avvicinato in motorino, colpendola ancora una volta in volto. Dopo pochi giorni, infine, anche a Vicenza si è verificato un caso analogo: una donna è stata ustionata sugli avambracci con della soda caustica. Fortunatamente i medici l’hanno ora dimessa costatando la piena guaribilità delle lesioni.
Senza nulla togliere alle parole del medico rumeno, resta però la paura per un gesto orribile che meriterebbe la pena più severa, soprattutto in Italia dove dal 2000 ad oggi si sono già contati oltre duemila atti di violenza contro le donne.
Silvia Dal Maso
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