In queste ore sono immerso nella lettura di quello che definirei un libro "interattivo". L'autore sapientemente conduce una caccia al tesoro tra le pagine del libro. Il premio finale? La scoperta di Indro Montanelli. Quello vero. Quello avventuroso ed incosciente. Sprezzante del pericolo ma anche fortunato. Impertinente e testardo. Che tesoro!
Ciascun capitolo del libro racconta uno dei luoghi che hanno segnato la vita di Montanelli. I capitoli sono brevi e in ordine alfabetico. Ma alla fine di ciascuno c'è il rimando al luogo successivo in ordine cronologico. Così il libro funziona come una guida turistica, ma segue un filo conduttore unico e, soprattutto, ci consegna un profilo del giornalista inedito, aneddoti, ricostruzioni. Fatti. E storie. Verità o verosimiglianze. Tutto contribuisce alla definizione di quell'uomo complesso nei pensieri e semplice nei modi come era Montanelli.
Affascinante e desolante allo stesso tempo il raffronto "ieri-oggi" dei luoghi, dei palazzi e degli ambienti. Allo splendore dei luoghi di ieri - cui hanno certamente contribuito le cronache romanzate di Montanelli - fa da stridente contrasto la desolazione e la dimenticanza del moderno. Ma tant'è.
Nel corso della mia vita e in religioso ossequio alla mia passione/amore per il giornalismo, ho conosciuto personalmente prima Eugenio Scalfari (sulla cui poltrona mi sono seduto) e poi Sergio Zavoli che mi ringraziò chiamandomi al cellulare per avergli consentito (!) di arrivare ad un evento con l'aereo successivo. Due uomini d'altri tempi. Due uomini che hanno fatto di Roma la propria città d'elezione. Quella che doveva essere la mia città e che invece ha ceduto il posto a Milano, la città d'adozione di Montanelli e Biagi che, invece, non ho fatto in tempo a conoscere.
Un libro che vi consiglio caldamente.
Montanelli Reporter, di Iacopo Bottazzi - Anno: 21/07/2011 | Pagine: 167 | € 14,50 | ISBN: 9788874246229