«Non mi pento mai di quello che faccio - spiega all'ANSA la giornalista -. Se faccio una scelta c'è sempre un motivo. Mediaset era casa per me, ma qualche volta si ha anche voglia di sperimentare. Forse ho agito con un pò di imprudenza, tutto qui. Però non mi sono fatta male, in questo periodo di lontananza dalla tv ho preso le misure, ho capito tante cose di me e del mio lavoro».
Il contenitore pomeridiano, dalla durata di tre ore, non è mai partito, prima per le divergenze tra Cairo e l'ex vicedirettore di Rai1 Daniel Toaff. Coinvolto nel progetto, Toaff presentò un format sulla linea de 'La vita in diretta', chiedendo un budget adeguato. La rete pensava piuttosto a un programma che strizzasse l'occhio a 'Forum' e, dopo aver estromesso Toaff dal progetto e rimandato la messa in onda della trasmissione, nel dicembre scorso ha messo la parola fine all'avventura, anche per i rischi legati ad un investimento ingente in una fase difficile per il mercato pubblicitario.
D'altronde, nella stessa fascia, la rete aveva già dovuto fare i conti con il fallimento dello show pomeridiano di Cristina Parodi. «Non siamo riusciti a metterci d'accordo sul tipo di trasmissione», spiega ora Dalla Chiesa, confessando di voler tornare in tv.
«La voglia c'è - afferma -, del mio futuro si sta occupando Lucio Presta. La risoluzione consensuale mi consente di liberarmi da La7 per tornare a lavorare. Magari in Rai, a Mediaset o a Sky o anche di aprire un negozio di fiori. Per ora non c'è nulla di deciso».
«Con Cairo - conclude - non ci siamo più sentiti, spero di poterlo fare nei prossimi giorni. È stato l'incontro giusto nel momento sbagliato. Sicuramente ci rivedremo e poi, mai dire mai... chissà che in futuro non si possano fare altre cose insieme».