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Dalla Federazione della Sinistra un segno di serietà politica. Con questo Pd si possono fare soltanto alleanze locali

Creato il 27 agosto 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Va detto chiaro e tondo. Non è che la Federazione della Sinistra sia semplicemente “disponibile” ad alleanze locali con il Pd. Non scherziamo con le parole, con le quali viviamo, pensiamo, siamo noi stessi, manifestando il meglio e il peggio. Il dato di fatto è che, per la Federazione della Sinistra con questo Pd si possono SOLTANTO fare alleanze locali. Il giudizio negativo sul governo Monti è assai pesante, come pure sul Pd, che nulla ha fatto di sostanzioso, forte, visibile, che mai si è battuto su questioni di principio fondamentali come la tutela, lo sviluppo, il potenziamento dello Stato sociale, reso più attento e adeguato al mondo contemporaneo, perché sia sempre vivo e sappia sempre rispondere alle necessità di chi viene colpito dalla crisi, dalle difficoltà più dure della vita, dalle umane fragilità.

coat of arms of Casalmaggiore

Coat of Arms of Casalmaggiore (Photo credit: Wikipedia)

Lo Stato sociale offre una possibilità di vita a chi ha perso la propria battaglia e merita tuttavia di tornare in gioco. E’ stata la Grande Depressione statunitense del ’29 a far sentire l’esigenza di un forte Stato sociale nel mondo occidentale. L’Unione Sovietica, che allora pure era molto ammirata da parecchi intellettuali di tutto il mondo (se qualcuno è capace di leggere dei libri di storia se ne accorgerà, anche per uscire dall’inferno del trash revisionista dominante) ma a noi la dittatura non interessa per niente, anzi che si schianti in ogni sua forma, liberista, monetaria o che altro.

Il segretario provinciale della Federazione della Sinistra, forza nobile dell’universo libero e antigovernativo della sinistra italia, insomma lui, Giancarlo Roseghini, racconta in un video registrato da Gian Carlo Storti la festa della Rive Gauche di Casalmaggiore, svoltasi dal 23 al 26. Parla della difficoltà di organizzare feste, delle prospettive della sinistra e del motivo per cui il governo Monti non può essere sopportato e supportato in alcun modo: il fiscal compact.

Il governo strozza il ruolo della mano pubblica, sconvolgendo però con una lotta di classe capovolta, feroce, sostenuta dal coretto univoco dei giornali e delle reti unificati, un liberismo strampalato e disumano, che favorisce in modo assurdamente fanatico la rendita opprimendo per ragioni insulse il lavoro. Insulse? Apparentemente sì, ma l’oppressione esercitata dai grandi poteri economici istituzionali europei ha un preciso obiettivo: uccidere la democrazia, sventrarla, impedire che si risvegli. Una politica di puro dominio antipopolare, un’azione sconvolgente di potenziamento delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali, cui il Partito democratico dà incredibilmente (a prima vista, poi con un po’ di riflessione si capisce perché) il proprio sostegno affermando che sarebbe “necessaria”.

Non siamo nati ieri. Basta circolare  per le strade, conversare con i cittadini, ascoltare i loro guai economici, incontrarli e ascoltare. Ci saranno ideologi ubriachi di obiettivi di potere da raggiungere che sarebbero ben felici se la festa Rive Gauche di Casalmaggiore non fosse mai iniziata. Per noi non è ancora finita e idealmente può anche non finire mai, con la sua musica giovane e il suo messaggio di lotta e di speranza. La musica deve parlare, le voci dei cittadini, come gli esodati, devono poter essere sentite (l’esempio è proprio Confortini, l’ex segretario di Rifondazione, oggi esodato che a Rive Gauche ha raccontato la propria esperienza).

Sarebbe privo di senso dare del fascista a Bersani, come ha fatto Grillo, uomo pagato lautamente dai grandi poteri economici americani, liberisti e anticomunisti da sempre, per dire le enormi sciocchezze che riesce ad affermare. Ad ogni stagione il suo imbonitore estremo, culturalmente e politicamente misero e sempre di destra, naturalmente. Crollato e ora depresso (roba da far sorridere) un delinquente come Berlusconi, ecco Grillo, dopo l’Uomo Qualunque ecc ecc. ma con toni sempre più violenti.

Il Pd, dopo le alleanze che tesse da parecchi anni (sotto altri nomi: Pds e Ds) col mondo catto-moderato e conservatore, ne è ora prigioniero, e tale resterà molto a lungo, per quel che riguarda ahimé l’attività parlamentare. Sul piano locale, com’è successo a Crema, l’accordo con la Federazione della Sinsitra è invece possibile.

Sin qui ha parlato questo blog. Ma il messaggio buono, declinato nei termini politici opportuni, è quello dell’amico Giancarlo Roseghini, nel video qui sopra.

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