Elisabeth Gille (alias Elisabeth Epstein), scomparsa qualche anno fa, era la figlia di Irene Nemirowski; questo romanzo, uscito in Francia nel 1996, ha vinto il Grand Prix des Lectrices di Elle, ed è stato finalista dei premi Goncourt, Medicis, Femina e Renaudot. Viene considerato ideale continuazione de Suite Francese: un titolo che attendiamo con ansia!!
Elisabeth Gille
Un paesaggio di ceneri, Marsilio
Un giorno del 1942, nella Francia occupata dai nazisti, la piccola Léa Lévy, di 5 anni, separata dai genitori, ebrei russi, nella speranza che così le sia più facile sfuggire alla deportazione, viene accolta in un collegio religioso della regione di Bordeaux. Testarda e ribelle, la bambina semina lo scompiglio, dando filo da torcere alle suore che la nascondono e proteggono. Sarà la grande amicizia che la lega a Benedicte, di due anni più grande, ad aiutarla a evadere in un mondo infantile, lontano dalla violenza degli adulti. Ad accomunare le due bambine, il pesante tormento di non sapere più nulla dei genitori scomparsi. Ma se alla Liberazione per l’una ogni cosa si chiarisce, tutto rimane immerso nella tenebra più fitta per l’altra, che niente e nessuno riuscirà a distogliere dalla sua ostinata ricerca della verità. Benedicte si batterà per restituire un futuro a Léa. Ma quando l’identità di una bambina è stata distrutta, la sua coscienza saccheggiata e devastato il suo immaginario, è ancora possibile rinascere dalle proprie ceneri?