Il Governo guarda al Sud, che malgrado alcuni lievissimi segnali di ripresa, necessita di interventi per favorirne il rilancio industriale e occupazionale, come ribadito dalla SVIMEZ nel suo Rapporto 2015 sull'economia del Mezzogiorno, presentato alla Camera dei Deputati il 27 ottobre scorso.
I dati chiamano all'azione, e l'Esecutivo ha risposto proponendo un emendamento alla Legge di Stabilità 2016: il provvedimento, in dirittura d'arrivo all'Aula per l'approvazione definitiva, prevede l'estensione anche al 2017 degli sgravi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, con possibilità di aumentarne sia la durata temporale che la misura.
Tuttavia tale estensione non sarà automatica come previsto dalla misura base, ma sarà vincolata a un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento verrà adottato previa ricognizione delle risorse del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie già riservate agli interventi del PAC (Piano di Azione Coesione) da effettuarsi entro il 31 marzo 2016.
Sulla base dei fondi che si renderanno disponibili, oltre all’estensione delle agevolazioni anche per le assunzioni effettuate nel 2017, la misura dello sgravio potrà essere aumentata rispetto al 40% previsto in via ordinaria, nonché la durata di ventiquattro mesi.
Altro punto cruciale, a quel punto, sarà il via libera da parte della Commissione Europea: la novità proposta dal Governo si presenta infatti quale aiuto di Stato in quanto prevede misure differenti a favore di aree specifiche del Paese.
Degne di nota, infine, anche altre misure adottate per sostenere l'amministrazione del Meridione, tra cui ad esempio ulteriori incentivi per le unioni e fusioni tra Comuni.
Insomma, qualcosa si muove: riuscirà il Sud a risollevarsi grazie al nuovo emendamento – Bruxelles permettendo?
Andrea Torti