Ata è in camera sua.Stesa sul letto ripensa agli avvenimenti del giorno prima.Si sente turbata, angosciata, stranita.Non riesce a credere che proprio lei sia stata capace di fare quello che ha fatto.Il senso d' ingiustizia era troppo forte, però.Il senso di colpa verso Filippo anche.Se ora è nei guai è a causa sua e non riesce a perdonarselo.Din don!"Ataaa!" Sua madre la chiama dalla cucina.Lei si alza controvoglia e la raggiunge.Sua cugina la saluta con tono grave.Ata si butta su una sedia scocciata.Che vorrà ora?Liz si schiarisce la voce imbarazzata."Zia, - si rivolge a sua madre, - c'è una cosa che devo dirvi, ma non ti agitare"."Cos'è successo?" Chiede la madre allarmata.Din don!Ata va ad aprire sbuffando.Il padre, suo fratello Stè, sua cognata e i nipotini entrano in casa."Ciao gente!" Saluta allegro suo padre.Liz li guarda seria."Ciao zio. Ciao Sà"."Ciao". Risponde l'altra.Liz guarda i bambini."Forse è meglio che li porti qualche minuto di là a giocare, se non ti dispiace. - le dice. - Devo parlare di una questione un po' delicata con i miei zii e con i miei cugini".Sà annuisce comprensiva."Non c'è problema. Su, andiamo bambini!" E porta i figli nello studio.Ata e Stè si guardano perplessi.Liz le lancia uno sguardo severo.Un brutto presentimento comincia a serpeggiare dentro di lei."Avanti, cosa è successo di tanto grave?" Le chiede nervosa."E me lo domandi pure?" Risponde la cugina arrabbiata.Una vampata di fuoco le accende il viso e una morsa di paura le stringe lo stomaco."Sapete cos'ha fatto vostra figlia?" Sbotta Liz rivolgendosi agli zii.Oh nooo!Ata si porta una mano sugli occhi.Il padre e la madre si guardano confusi."Ha sfasciato l'auto nuova di zecca di Rudy!" Lancia la bomba la cugina."Che cooosa?" Esclama il padre allibito voltandosi verso la figlia.Ata abbassa il capo vergognosa."Ma come?" Chiede la madre accasciandosi sulla sedia."Col cric!" Stè non sa se ridere o meno."Hai capito la sorellina? - scherza decidendo per la prima opzione. - Ma tu non eri quella della pace del mondo, della non violenza, del volemose bene..."Ata ha un moto di stizza.Alza il capo fiera."Sì, - dice arrabbiata, - ma sono anche quella che non sopporta le ingiustizie e che diventa una leonessa per difendere gli altri. Quel porco ha denunciato Filippo!""E ora Rudy vuole denunciare anche te, leonessa!" La informa Liz calcando sul leonessa."Cosa?" Domanda il padre preoccupato."Oppure... - continua Liz, - dovrete pagargli i danni".Ata spalanca gli occhi e apre la bocca, ma nessun suono esce fuori."Ma che macchina ha 'sto Rudy?" Chiede il padre alla figlia."Non so... - balbetta lei, - un'auto lunga... blu..."Stè scuote la testa."Quell'auto lunga e blu, - puntualizza la cugina, - vale centomila euro di danni. E li vuole tutti!"Ad Ata si spezza il fiato."Oddio! - esclama la madre sventolandosi con la mano. - O mamma... mi manca l'aria!""Mamma!""Zia!"I ragazzi le si avvicinano preoccupati, aprono la finestra, le danno un bicchiere d'acqua.Ata si sente male.Questa storia sta diventando un incubo."Io ho parlato con Filippo, oggi". Dice Stè a un certo punto.Gli altri lo fissano sorpresi."Davvero?"Stè annuisce col capo."Volevo ringraziarlo per averti salvata l'altra sera, - dice, - e lui mi ha detto della denuncia"."Ah! - esclama Ata. - E ti ha detto com'è andata? Com'è che gli ha dato un pugno?"Stè la guarda in maniera strana."Lui non gli ha dato nessun pugno. - spiega. - Quando sei fuggita, ha visto Rudy uscire dall'auto per seguirti. Lui lo ha bloccato, lo ha afferrato per il bavero della giacca e gli ha intimato di lasciarti in pace, altrimenti lo avrebbe denunciato!""Oh!"Ata è confusa.I pensieri si rincorrono veloci."Ma allora... quel graffio... gliel'ho fatto io con la borsetta!"Incassa la testa nelle spalle."La criminale sei solo tu, praticamente!" Considera Liz.Lei vorrebbe sprofondare, scomparire all'istante!Il padre si passa una mano tra i capelli."Dovremmo andare in banca domani, - dice alla moglie, - informarci per un mutuo"."Eh... - sospira la madre, - e se non ce lo danno?"Ata li guarda angosciata.Che guaio!"Bisogna anche informarsi con un avvocato, nel caso facesse la denuncia. - suggerisce Stè. - Magari con tuo marito..." Dice a Liz.La cugina annuisce svelta."Certo!"Ata li osserva stranita."Ma si va in galera per una cosa del genere?" Domanda preoccupata.I ragazzi non rispondono e continuano a parlare fra loro."Forse, tuo marito, potrebbe dirgli di aspettare che ci diano il mutuo prima di far partire la denuncia".Liz sospira tesa."Possiamo provare, sì".Ata sposta lo sguardo prima su uno, poi su un'altra."Ma si va in galera per una cosa del genere?"Il padre si alza e poggia le mani sul tavolo."Ata, - le dice con tono grave, - domani andiamo da Rudy, gli chiedi scusa e vediamo di metterci d'accordo".Il senso d'ingiustizia ritorna."Io? - domanda. - Io dovrei chiedergli scusa? Dopo quello che ha fatto?"Il padre serra la mascella."Sì, tu. Col tuo comportamento sconsiderato sei passata dalla ragione al torto. E che torto!"Ata abbassa la testa combattuta.La rabbia e il senso d'impotenza s'impadroniscono di lei."Ok. - cede infine con riluttanza. - Farò come vuoi.Ma mi farò accompagnare da qualcun altro, da una persona estranea ai fatti, saggia e obiettiva"."Va bene". Acconsente il padre con un sospiro.Ata ha un nodo in gola.Si sente sconfitta.Non è riuscita a far valere le sue ragioni, non è riuscita a difendere Filippo, ha messo la sua famiglia in difficoltà e, soprattutto, è andata contro i suoi principi, quelli in cui ha sempre creduto, quelli che ha sempre cercato di far adottare anche agli altri."Vi chiedo solo una cosa". Mormora."Sì?"Inspira profondamente."Non fatelo sapere ai bambini. - prega. - Non è un buon esempio per loro".Gli altri annuiscono senza parlare."Ziaaa!" Lò irrompe in cucina e vola tra le sue braccia."Lò! - esclama Sà entrando trafelata. - Scusate, ma è scappato e non sono riuscita a fermarlo!"Il bambino la guarda coi suoi occhi furbetti."Il mio compagno Pino mi ha fatto arrabbiare all'asilo. - le dice. - Mi presti il cric, così vado a casa sua e gli sfascio la bici?"