Dalla vergogna allo stupore. Striscioni e tifo: il calcio che cambia?

Creato il 04 maggio 2015 da Vesuviolive

La 34esima giornata di campionato, si conclude con una gioia per i tifosi del Napoli, che dopo il pazzo falso degli azzurri ad Empoli, ritrovano la vittoria al San Paolo contro il Milan di Inzaghi.

Cinquanta secondi dal fischio iniziale e i rossoneri perdono immediatamente un uomo con espulsione diretta e un rigore a favore degli azzurri che potrebbe subito ribaltare la partita. Dai cinquanta secondi per l’espulsione ai due minuti e mezzo per battere il rigore, Higuain sul dischetto spreca l’occasione ghiotta della serata e la partita continua su un sonoro 0-0 fino alla fine del primo tempo, ma tutti quelli che attendevano una risposta dal Napoli, non aspettano poi così tanto e così nel secondo tempo 3 gol, firmati Hamsik, Higuain e Gabbiadini, stendono il Milan che torna a casa a mani vuote.

La vittoria fa gioire gli azzurri, ma a vincere ieri sera al San Paolo è stata una dimostrazione di solidarietà che ha stupito tutti, per una volta il calcio dagli spalti non ha fatto discutere negativamente, bensì ha dimostrato la parte bella di una tifoseria che pur essendo avversaria non ha proposto i soliti striscioni a cui purtroppo ultimamente siamo abituati, ma uno rivolto al ricordo di Ciro Esposito, il tifoso napoletano che il 3 Maggio 2014, fu ferito mortalmente durante gli scontri nella capitale in occasione della finale di Coppa Italia.

E’ questo il calcio che ci piace, quello che emoziona, perché lo striscione ironico ci può stare, e anche il coro contro i tifosi avversari (purché non sia razzista e disgustosamente offensivo), ma bisogna ammettere che ultimamente i tifosi azzurri erano abituati a ben altri scenari, accoglienze pietose fatte di cori beceri e striscioni capaci di invocare una strage popolare o di inneggiare al presunto assassino di Ciro Esposito.

“Forza Vesuvio”, “Forza Daniele”, “Napoletani Colerosi”, queste sono solo alcune delle offese che i tifosi napoletani hanno dovuto sopportare, senza mai essere adeguatamente difesi, mai una volta che una punizione esemplare avesse fatto giustizia ad un tifo, una città e un popolo, letteralmente martoriati dai luoghi comuni e dalle diffamazioni di chi allo stadio ci va per offendere e non per godersi lo spettacolo della propria squadra.
Il calcio non ha più speranze? Forse qualcosa ancora si salva, o almeno è quello che vogliamo credere adesso, dopo che i tifosi della Curva Sud del Milan presenti al San Paolo, hanno esposto uno striscione: “Rispetto per Ciro e per la sua famiglia”.

Non c’è mai stata simpatia, amicizia, o particolare affinità tra tifosi rossoneri e tifosi azzurri, e bisogna ammettere che tante volte anche il tifo di fede milanista ha fatto abuso di cori razzisti e offese ormai risapute, ma il gesto di ieri sera fa davvero onore ha chi ha dimostrato che la morte non ha colori e rivalità, ma solo dolore.


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