Nuovo giro nella terra di confine e di briganti che divide la Maremma Toscana da quella Laziale.
Oggi è stata la volta di Sorano, comune della provincia di Grosseto, di poco più di 3.00 abitanti, al centro dell'esteso Parco Archeologico delle Città del Tufo.
E' questa, un'area fortemente caratterizzata dall’azione erosiva dei torrenti, unita alla millenaria azione dell'uomo di adattare il paesaggio alle proprie necessità, che hanno creato un paesaggio singolare e suggestivo, ricco di profonde gole scavate nelle nude rocce di tufo, che si aprono nell’altopiano.
Sorano è anche detta la Matera della Toscana, per la presenza, nel suo tessuto urbano, di numerosi edifici rupestri scavati nel tufo.
Il territorio comunale include anche alcune frazioni di notevole rilevanza storica come Sovana, antica capitale dell'omonima contea, Castell'Ottieri, capitale di un antico feudo, e Montorio, castello strategico della Contea degli Ottieri.
Oltre al villaggio rupestre di Vitozza, posto nelle immediate vicinanze della frazione di San Quirico di Sorano, con le sue duecento grotte.
Poi, la vista dalla finestra del Sindaco di Ischia di Castro, un comune della provincia di Viterbo, con poco meno di 2.500 abitanti, situato sulle propaggini dell'antica caldera del vulcano la cui bocca è oggi coperta dal lago di Bolsena.
Nel territorio di Ischia di Castro si trova la Selva del Lamone, dove nell'ottocento trovavano riparo e protezione i tanti briganti che imperversavano nell'area.
E vi si trovano anche le rovine dell'antica città rinascimentale di Castro, distrutta nel 1649.