Dalle Pleiadi i figli delle stelle

Creato il 13 settembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Nel nostro mondo attuale il distacco dell’uomo da Madre Natura è più che mai evidente, pur tuttavia, nel secolo in cui niente più stupisce, niente fa notizia, qualcuno di noi rimane, fortunatamente ancora affascinato dai misteri della volta celeste: luna rossa, meteori, eclissi, stelle e oggetti volanti non identificati. 

Il mistero delle stelle ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita dei popoli le cui attività produttive erano centrate sulla caccia e sull’agricoltura; lo sviluppo dello studio del cielo era necessario per stabilire non solo l’ inizio e la fine delle stagioni, ma, anche e soprattutto, esse erano la sede del grande mistero delle origini, la spiegazione del sacro equilibrio che avvolge l’intera Natura.
La maggior parte dei miti della creazione di tanti popoli antichi, quali Egizi e Greci e le tribù del nord America, ha, infatti, come protagonisti esseri venuti dalle stelle e,tra queste,dalla Costellazione delle Pleiadi, un ammasso stellare composto da sei o sette pianeti, facenti parte della Costellazione del Toro.

Le Pleiadi, conosciute anche come “le sette sorelle” sono citate da Omero nell’Odissea e ne parla la Bibbia. I loro nomi, introdotti dal poeta Aratro, III secolo a. C., corrispondono alle sette mitiche figlie di Atlante, dio che sostiene il cielo, e Pleione, dea dell’oceano, trasformate in astri da Zeus che, in questo modo, le aiutò a sfuggire alle attenzioni dell’irruente Orione, figlio del dio del mare Poseidone. Anche Orione, secondo il mito, fu tramutato in costellazione dagli dèi, che mossi a compassione lo posero vicino alle Pleiadi.
Le Pleiadi diventarono famose già dal2500 a.C. poiché il loro sorgere avveniva in corrispondenza dell’equinozio di primavera che,per i popoli della Mesopotamia, rappresentava l’inizio dell’anno.

Gli antichi Greci pensavano di provenire dalle Pleiadi e di essere stati inviate sulla Terra allo scopo di preservarla, possiamo dire che loro furono i primi figli delle stelle, i primi alieni.

Anche tra i miti e le leggende degli indiani d’America troviamo chiari riferimenti alle Pleiadi. Si racconta che alle origini dei tempi sette bambini si erano così appassionati al ballo da dimenticarsi persino di mangiare, così, col tempo, divennero talmente eterei da raggiungere il cielo, diventando le Pleiadi.
I Giapponesi chiamano Sabaru la costellazione delle Pleiadi, mentre in sanscrito si parla di Krittikas. Alcune tribù aborigene dell’Australia erano al corrente del loro collegamento con la costellazione di Orione. Anche gli Egizi indicarono le Pleiadi come una divinità femminile, Neith, la madre divina. Testi antichi ritrovati nelle piramidi parlano della venerazione di questo popolo per la costellazione ed in particolare per Alcione, la sua stella più luminosa.

Altro popolo antico per cui le Pleiadi hanno sempre avuto un’importanza speciale sono i mitici Maya. Nel tempo che vide il fiorire della loro cultura, essi erano i custodi del tempo e dell’universo, e il fatto di provenire dagli astri era per loro una convinzione.

Presso i Maya, le Pleiadi sono conosciute come la Muchuchumil e gli anziani Maya riferiscono che secondo loro , l’universo ha avuto origine da questa costellazione. Pochi anni fa, gli scienziati hanno scoperto che in essa vi è effettivamente un movimento a forma di spirale, dal quale escono in continuazione nuove stelle.
Gli sciamani Incas lessero nel cielo i segni di un evento apocalittico che avrebbe significato la scomparsa del loro popolo.
Rilevante ancora è la credenza degli Hopi, una popolazione  Amerinda che
vive nel Sud-Ovest degli Usa, che parla della Donna Ragno, la Madre del mondo,
protagonista dei miti sulla Creazione. Scesa dal monolito di Spider Rock, rappresenta l’energia e la saggezza che insegna agli uomini, e tutto unisce nella sua Tela Sacra.

Mentre per le civiltà più antiche le stelle e i proiettili caduti dal cielo erano doni inviati sulla Terra, per noi questi oggetti  rimangano non identificati: gli UFO.

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