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Dalle spiagge del viaggio di nozze all'ufficio oggetti smarriti

Creato il 17 gennaio 2011 da Vivaglisposi

Non lo auguriamo a nessuno ma può accadere, e troppo spesso accade, di rientrare da un viaggio, nel nostro caso un viaggio di nozze, e scoprire che il bagaglio da noi accuratamente preparato prima della partenza è stato smarrito o danneggiato.
Una situazione che rischia di farci ripiombare prematuramente nella realtà burocratica quotidiana, vanificando gli effetti positivi che il nostro soggiorno all’estero avrebbe dovuto lasciarci almeno per qualche settimana.
Cosa fare allora?
Prima di tutto, sarà necessario rivolgersi all’Ufficio oggetti smarriti (lost & found) e richiedere informazioni riguardo le nostre valige. Per farlo sarà utile presentare la carta d’imbarco insieme con il tagliando relativo al nostro bagaglio e compilare un apposito modulo… ma non fermatevi a questo.
Per non saper nè leggere nè scrivere infatti, sarà anche opportuno presentare una denuncia alla compagnia aerea responsabile dello smarrimento, entro 21 giorni in caso di ritardo nella consegna e 7 in caso di danneggiamento.
Questa denuncia che a molti potrebbe risultare una perdita di tempo è invece l’unico documento utile alla richiesta di risarcimento. Per questo, sarà necessario rispettare i limiti di tempo appena descritti.
A tal proposito, la Convenzione di Montreal o di Varsavia stabilisce valori diversi e prevede un rimborso a bagaglio, indipendentemente dal valore del bene perduto:
Per gli Stati che aderiscono alla Convenzione di Montreal: in caso di distruzione, perdita, danno o ritardo si ha diritto ad un risarcimento fino a 1.134 euro (salvo i casi di maggiore dichiarazione di valore);
Per gli Stati che non aderiscono alla Convenzione: per smarrimento o danno si ha diritto ad un risarcimento pari a 19 euro a Kg.
Inoltre, è bene sottolineare che è possibile richiedere anche il rimborso degli abiti acquistati in viaggio, allegando alla denuncia le ricevute e il risarcimento del danno "biologico" subìto, la cui quantificazione è lasciata alla valutazione del passeggero che, per avere soddisfazione, probabilmente dovrà rivolgersi al Giudice di pace.
E.M. 17/01/2011


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