In particolare il multiverso dampyriano ha permesso di raccontare anche storie di genere fantascientifico, ma anche di genere steampunk e fantasy (in questo caso non mancano, però, esempi nel corso della serie di buone storie fantasy che non necessitano del multiverso per funzionare). In particolare su Dampyr #173 Boselli, insieme con Esteban Maroto, inizia una saga in due parti di genere sword & sorcery (quello alla Conan, per intenderci), dove mostra anche una buona dose di autocritica e autoironia quando mette in bocca a Kurjak la frase
E’ una storia davvero assurda! Una “space opera” da quattro soldi!1
che in ogni caso resta un’ottima recensione anche per questo Il segno di Alastor.
Albo comunque godibile nel complesso, interessante la prima parte in cui, dopo un’introduzione da fantascienza apocalittica, sono soprattutto i toni tenebrosi alla Hodgson a dettare l’atmosfera, per poi passare al classico sword & sorcery prima con Kurjak e poi con Harlan.
Abbiamo parlato di:
Dampyr #173 – Il segno di Alastor
Mauro Boselli, Esteban Maroto
Sergio Bonelli Editore, agosto 2014
98 pagine, brossurato, bianco e nero – € 3.20