Dan Buckley
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al sito ICv2.com, Dan Buckley (Publisher della Marvel) analizza con estrema precisione l'andamento del mercato della casa delle idee durante lo scorso anno, specificando con chiarezza per quale motivo la casa editrice ha ridotto il numero di pagine e abbassato la qualità della carta utilizzata per le copertine e spiegando con orgoglio perché l'andamento delle vendite delle raccolte in volume sta facendo registrare dati in crescita e di tutto rispetto. Il passaggio più interessante, però, è quello che riguarda il contenuto degli albi prodotti ultimamente dalla casa editrice e di quella che sembra essere una sempre più spiccata attitudine a far appassionare nuovi lettori puntando sulla diversità e multi-etnicità dei personaggi.
"Sarò molto sincero. L'industria del fumetto non è nota per fare molte analisi di mercato. Probabilmente voi siete in possesso della maggior parte di esse. Vent'anni fa Tom DeFalco mi Chief della Marvel): "sai, Danny, la ricerca migliore che si potrebbe fare è mandare una serie in stampa. Se la gente la acquista allora vuol dire che questa è la serie che desidera acquistare". Lavoriamo in un settore in cui i costi d'investimento per la creazione di un nuovo prodotto sono relativamente bassi. Per certi versi è più conveniente produrre una serie per vedere se vende che compiere un sacco di ricerche. Questo è uno dei punti che maggiormente differenzia il nostro settore da cinema, televisione e animazione.
Negli ultimi due anni abbiamo compiuto molti tentativi decisamente aggressivi sperimentando diversi prodotti. In tal senso Axel Alonso merita dei grossi complimenti. Ha attuato una politica molto aggressiva in modo da aumentare i personaggi femminili, ma anche di avere una più vasta partecipazione di personaggi appartenenti a etnie differenti all'interno dei nostri albi. E la cosa più emozionare è constatare che le serie vendono.
Abbiamo valutato il responso dei lettori attraverso le reazioni di coloro che sono venuti in fiera, attraverso i feedback rilasciati dai lettori sui social network, ma anche in base alle opinioni espresse attraverso le vecchie lettere cartacee o via e-mail. Solo attraverso la raccolta e l'analisi di questi dati è possibile avvertire la diversificazione dei lettori. Ovviamente una buona parte è dovuta anche al grande impatto che i film stanno ottenendo sui Mass Media.
In passato questo era avvenuto per serie molto amate dalla critica (ma che non erano delle Top Seller). Runaways ne è stato un fulgido esempio. Adesso non stiamo tenendo in vita serie coccolate dalla critica. Ms. Marvel è un titolo top seller in tutti i canali di vendita. E la serie dedicata a Lady Thor (scusatemi se la chiamo così) è una serie che vende molto bene. Una parte di coloro che la acquistano sono lettori di Thor arrabbiati, ma un sacco di donne si sono lasciate incuriosire e hanno cominciato ad acquistare la serie chiedendosi: "Che storia è questa? Non voglio perdermela!".
Miles Morales è una vera e propria hit con Ultimate Spider-Man. Il successo ci sprona a fare più tentativi in questo senso, tentativi che a loro volta generano altri successi e questo ci da una forte emozione. Perché più riusciamo ad allargare e differenziare la nostra base di lettori più ne guadagnano le storie e l'intero mercato."
L'impegno della Marvel nel tentare di differenziare i propri albi e personaggi per raggiungere un pubblico sempre più vasto e variegato sembra, dunque, essere premiato dai lettori (anche se ComicsAlliance fa notare che al momento molte di queste serie fanno registrare numeri eccezionali soprattutto sul mercato digitale). Uno sforzo nel quale si stanno impegnando un po' tutti gli editori (con la Image, non vincolata al genere super-eroistico a fare da capofila) e che potrebbe rappresentare davvero una delle vie d'uscita dalla palude dei (bassissimi) dati di vendita che stanno caratterizzando questo scorcio di inizio millennio.
Ms. Marvel