Recensione
- Agoge Records
- Anno: 2015
In una parola …. irresistibile.
Hard rock, alternative, modern metal ed una sfrontata attitudine punk, sono gli ingredienti che fanno di questo succulento piatto dal titolo Cut It Out, preparato con cura dagli chef Dancing Crap, una pietanza da gustarsi, affondando i denti(in questo caso le orecchie) in questa mezzora abbondante di rock’n’roll originale e dall’appeal esagerato.
Dopo essermi lasciato andare a trip culinari, è l’ora di presentarvi questa band, nata dalle ceneri dei The.Main.Attraction, primo gruppo fondato da Ronnie Abeille, cantante e compositore, con il quale registra un album, In Spite Of All nel 2009.
Tre anni dopo la svolta, nuovo monicker e nuovi componenti, cosi l’avventura dei Dancing Crap ha inizio con l’uscita di due demo, The Main Attraction nel 2012 e Commercial Crap l’anno seguente.
Dopo un periodo di tre mesi dove il gruppo si sposta a Londra e suona una quindicina di date, il ritorno in patria coincide con un altro cambio nella line up, prima che i lavori per questo esplosivo debutto per l’Agoge Records prendano il via e che il risultato veda la luce in questo autunno 2015.
The Sick Ones, apre le danze, il gruppo parte alla grande con un brano rock, tenuto per le briglie dal gruppo, che ci lascia scaldare, prima di travolgerci con Burned Down City Soul, hard rock stradaiolo alla Buckcherry che non fa prigionieri.
Moderna e colma di groove, Sam richiama alla mente l’ultimo Rob Zombie, campionamenti a iosa e ritmiche irresistibili, completano la totale sudditanza dell’ascoltatore al rock’n’roll del gruppo, che frusta, e spettacolarizza la propria proposta con la metallica Spotlight.
Grande prova del leader al microfono, cantante sanguigno, ipnotizzante e personalissimo, interpreta le songs con un elevato carisma, come si evince dall’accoppiata Obscure, Sociopathic Circus.
Bellissima, diretta, uno schiaffo rock’n’roll risulta The Ride, mentre con Strange Kind of Connections si torna a stupire; un mix di hard rock punk e brit pop, dall’elevato appeal.
Cut It Out è come una droga, sei completamente succube alla prima dose e l’oscura atmosfera, dove tornano richiami al brit pop, violentato da suoni sintetici di Needless, portano alla totale scimmia, che vi porterà alla rovina.
Cut It Out si chiude con Morbid Mary, altra perla del disco, che mantiene un’oscurità di fondo, arrivata di soppiatto nella seconda parte dell’album, consegnandoci un lavoro davvero bello e originale, un’amalgama di generi, mescolati dalle sapienti ed esperte mani della band, che creano un sound particolarissimo e maturo pur mantenendo tutti i crismi di un divertente album Rock’n’roll, grandi!
Tracklist:
1. The Sick Ones
2. Burned Down City Soul
3. Sam
4. Spotlight
5. Obscure
6. Sociopathic Circus
7. The Ride
8. Strange Kind of Connections
9. Needless
10. Morbid Mary
Line-up:
Ronnie Abeille – Vox
Sal Ariano – Guitar
Eugenio “The Joker” Pavolini – Guitar
Bobby Gaz – Bass
Antonella Angelini – Drums