Daniel Canogar nel canale di Isabella II di Madrid

Creato il 28 aprile 2011 da Witzbalinka

Situato nel Pacifico Nord tra le coordinate 135° a 155°O e 35° a 42°N, il Grande Vortice di spazzatura è una delle visioni più atroci e raccapriccianti che possiamo immaginarci. Sembra essere uscito da un racconto post moderno costruito mediante variazioni contemporanee intorno alla narrazione di Arthur Gordon Pym o qualche altra storia di Poe; quello che realmente turba è la condizione di realtà del fenomeno, risultato non dell’immaginazione creativa di una mente umana, ma del fondamento esistenziale della nostra società di consumo, della produzione di spazzatura senza tasse.

Si tratta di una superficie della grandezza del continente europeo formata esclusivamente da spazzatura. Visualmente assomiglia all’immagine di una gigantesca isola galleggiante comune alla maggior parte delle descrizioni del fenomeno, ma in realtà è una serie innumerabile di particelle di plastica decomposte o in fase di decomposizione che generano una spaventevole chiazza oleosa la cui crescita non sembra avere fine. Disgraziatamente e tragicamente non sembra essere l’unica, poiché si ha osservato l’esistenza di altre di caratteristiche e dimensioni simili nell’Atlantico.

In questa autentica catastrofe ecologica che ci lascia per l’ennesima volta in evidenza come specie, si trova l’origine di Vortici, l’esposizione di Daniel Canogar (uno degli artisti spagnoli di maggior proiezione internazionale) nella Fondazione Canal di Madrid www.fundacioncanal.com formata da sei impressionanti e commoventi installazioni che hanno come caratteristica comune l’acqua e la sua capacità di far riflettere lo spettatore sul punto critico del suo utilizzo al quale ci porta la cultura. Preoccupazione rapida e obsoleta non solo degli oggetti di consumo, ma della tecnologia che usiamo giornalmente e la velocità con la quale questa non cessa di rinnovarsi di continuo, trasformando in spazzatura i supporti utilizzati precedentemente.

Simultaneamente e fino al 15 di Maggio Daniel Canogar espone la sua gigantesca installazione Travesìas nella sala delle esposizioni del magnifico e iconico deposito di acqua neomudejar di pianta circolare del Canale di Isabella II di Madrid (via Santa Engracia, 125). Sebbene si presentò originalmente a Bruxelles per il Consiglio dell’Unione Europea nel 2010, il montaggio di Madrid è totalmente nuovo tenendo conto dell’adattamento del pezzo all’architettura del deposito. Si tratta di un’enorme schermo scultoreo di LEDS di 30 metri di larghezza e 1,65 di larghezza che cade verticalmente nell’ampio vuoto centrale della sala formando un cammino ondulante e sinuoso che contiene un buco nella parte superiore e può ricordare in qualche modo un enorme scivolo. Su di questa vediamo proiettate differenti immagini di persone che, si direbbe, stiano cercando di avanzare, sebbene a volte crollino e cadano.

Paul Oilzum

E’ un’installazione che risalta l’elemento scultorio dell’immagine, in consonanza con la noia che Canogar ha dichiarato sentire con le proiezioni su di un semplice rettangolo. E’ un lavoro di grande forza e bel dramma che farebbe bene a non perdersi quando noleggi appartamenti a Madrid

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Tradotto da: Vanessa
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