Daniel Pennac a Roma per la presentazione di Au bonheur des ogres

Creato il 13 novembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Photocall Au bonheur des ogres (The Scapegoat) Con Au bonheur des ogres, il regista e produttore francese Nicolas Bary, autore dei cortometraggi Fragile, Before… e Judas, torna a dirigere un lungometraggio dopo I ragazzi di Timpelbach, pellicola tratta dal romanzo di Henry Winterfeld. Il nuovo film di Bary, un mix fra commedia e thriller, è tratto dal primo dei romanzi del fortunato ciclo dello scrittore francese Daniel Pennac che vedono protagonista Benjamin Malaussène, “professione: capro espiatorio”. Sullo sfondo di una Parigi vivace e barocca, Malaussène (interpretato da Raphaël Personnaz) è pagato per addossarsi la colpa di tutto ciò che va storto nel grande magazzino in cui lavora. Quando iniziano a verificarsi dei misteriosi incidenti ovunque lui si trovi, è costretto a scoprire perché, come e soprattutto chi vuole incastrarlo. Con la collaborazione di Zia Julia (Bérénice Bejo), un’intrepida giornalista, si mette sulle tracce dei suoi ignoti persecutori. Nel cast anche Émir Kusturica, compagno di scacchi di Malaussène. Sinossi
In casa Malaussène c’è qualcosa di strano. Eppure, anche scrutando più da vicino, è la felicità che sembrerebbe regnare in questa famiglia senza capo né coda nella quale la madre assente, sempre alle prese con improbabili fughe amorose, ha disseminato ovunque i padri dei suoi bambini. Per Benjamin Malaussène, capro espiatorio professionista di un grande centro commerciale, la vita non è mai noiosa. Quando iniziano a verificarsi dei misteriosi incidenti ovunque lui si trovi nel grande magazzino, è costretto a scoprire perché, come e soprattutto chi vuole incastrarlo. Con la collaborazione di Zia Julia, un’intrepida giornalista, si mette sulle tracce dei suoi ignoti persecutori. Note di regia Ho letto questo libro per la prima volta quando ero al liceo. L’ho letto di nuovo non molto tempo fa desideroso di riscoprire la sua storia bizzarra e colorata. L’ambientazione è moderna: una vibrante e ricca rappresentazione della follia di una Parigi vivace e barocca. Quando ho riletto il libro, mi sono completamente identificato con la narrazione scatenata e avvincente. Il film è un mix fra commedia e thriller. Strani eventi accadono nel grande magazzino, dove lavora Malaussène. Tutti gli indizi di colpevolezza sembrerebbero incastrarlo. Perché? Perché molto tempo fa ha accettato di lavorare come capro espiatorio per il grande magazzino. Lui è pagato per addossarsi la colpa dir tutto ciò che va storto. Il problema è la sottile distinzione fra “colpevole” e “responsabile”. Allora, cos’è Malaussène? È un cinico o un ingenuo? Beh, lui è entrambe le cose. Può essere pigro e geniale, amaro e attento, coraggioso e titubante. È un antieroe kafkiano per il suo vittimismo e, al tempo stesso, un eroe corneliano per l’altruismo. Cast
Regia: Nicolas Bary ha cominciato a realizzare i suoi cortometraggi al liceo. Studente presso l’École Supérieure de Réalisation Audiovisuelle (ESRA), ha lasciato la scuola per uno stage sul set di Le Petit Poucet (2001). Grazie al suo lavoro di pubblicitario, ha realizzato i cortometraggi Fragile nel 2003 e Before… nel 2004. Con l’aiuto del produttore Dimitri Rassam ha realizzato Judas, un terzo corto, nel 2005. Nel 2008, si è lanciato nel suo progetto per un lungometraggio e ha scritto e diretto Les Enfants de Timpelbach (I ragazzi di Timpelbach), tratto dal romanzo di Henry Winterfeld. Nello stesso anno ha co-fondato la società di produzione Les Partenaires. Cast: Raphaël Personnaz, Bérénice Bejo, Émir Kusturica, Guillame De Tonquédec, Thierry Neuvic e con la straordinaria partecipazione di / with a special appearance by Isabelle Huppert Foto: Federica De Masi per Oggialcinema.net


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