Danilo Speranza, guru di san Lorenzo, è in pericolo di vita
Danilo Speranza, conosciuto come il Guru di San Lorenzo, che negli anni 80 ha fondato la setta «R. E. Maya» creata per disintossicazione da droga,attraverso ipotetici corsi di yoga e filosofia è da oggi ricoverato all’ospedale Pertini di Roma in uno stato di salute precario e con il rischio del distacco della retina. La notizia arriva dall’associazione Scienza per l’amore. Come è noto Speranza è ristretto da marzo scorso nel carcere di Rebibbia con l’accusa di violenza sessuale ed estorsione nei confronti di due adolescenti, ma il “guru” era da giugno in sciopero della fame perché a suo dire, vittima di un errore giudiziario.
Si legge online che il medico che lo ha visitato ha constatato che Speranza, a causa dell’estrema perdita di peso, ha completamente esaurito le riserve di grasso di deposito. Per sopravvivere l’organismo ha cominciato ad intaccare i grassi contenuti nel sistema nervoso centrale, nel midollo osseo, nei reni, nella milza ed in altri tessuti. Qualora dovesse dimagrire ancora verrebbero consumati i tessuti vitali, con gravi danni a reni, cervello, cuore. Le conseguenze potrebbero essere molto gravi e addirittura fatali.
Secondo i magistrati Speranza avrebbe abusato di due bambine di 10 e 12 anni e delle loro madri, obbligandole anche a versargli ingenti somme di denaro. Le violenze venivano giustificate con la “necessità di modificare il loro karma e trasmetterle a tale scopo il suo Dna sano e curativo che avrebbe impedito il compimento del suo negativo destino e risparmiato alla madre le sofferenze altrimenti inevitabili”.Un condizionamento che passava attraverso minacce e arrivando a «terrorizzare le ragazzine facendo temere che lui avesse poteri sovrannaturali». Tra le intimidazioni quella di «escluderle dall’associazione Maya» dentro la quale sono cresciute fin dai primi mesi o anni di vita, quindi «dall’unico mondo che conoscono» e di «privarle della considerazione e della benevolenza delle loro madri e degli altri adulti che frequentano». Le due piccole vittime, nel 2007 secondo quanto emerge dai racconti, si alleano, mentre il «Settimo saggio», anche così si faceva chiamare Speranza, le costringe a giochi sessuali cercando anche di indurle a rapporti a tre.Le perquisizioni dello scorso anno, nella sua casa romana di Speranza, in via Monte Mario, portarono alla luce denti, capelli, feticci e bambole voodoo.
Si ricorda che l’inchiesta era partita dopo la denuncia delle due ragazze abusate depositata al comando della Polizia Municipale di Roma dell’VIII Gruppo diretto dal comandante Antonio Di Maggio. In totale furono 15 le persone denunciate e 24 le presunte vittime.
{lang: 'en-GB'}