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Dante metterebbe quelli del PD nel Vestibolo, tra gli ignavi.

Creato il 14 gennaio 2012 da Malpaese @IlMalpaese

di Gio’ Chianta

“Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del pericolo, e tuttavia l’affrontano.”
(Tucidide)

  Secondo questa “visione” del coraggio di Tucidide, potremmo dire che i politici del PD non hanno coraggio perché non riescono a capire cio’ che li aspetta e di conseguenza non affrontano nulla ma “tirano a campare”.

Sono sicuro che, se Dante avesse conosciuto i politici del PD, li avrebbe messi nel Vestibolo, tra gli ignavi: nella Divina Commedia questi dannati sono coloro che durante la loro vita non agirono mai né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte.

Tucidide e Dante ci possono aiutare a comprendere l’atteggiamento del PD nei confronti dei referendum. Come anche i minus habens hanno capito, il PD non ha mai davvero sostenuto i 4 quesiti referendari di Giugno. Poi, ad avvenuta vittoria dei si, i coraggiosissimi esponenti del PD hanno cominciato a metterci il cappello sopra: ad un certo punto sembrava quasi che era tutto merito loro, chiamarla dissimulazione è  davvero riduttivo, qui si tratta proprio di avere la faccia come un’altra parte del corpo posta piu’ in basso.

Forse, anche se far peggio era impresa ardua, sono stati ancora piu’ ignavi sul referendum sulla legge elettorale, ammazzato proprio dai partiti piu’ che dalla Consulta. Tanto per cominciare potevano pure cambiarla i coraggiosissimi amici del PD la legge elettorale, nei due anni in cui sono stati al governo,  in quel Parlamento rappresentavano pure il partito piu’ votato. Guai a ricordarglielo pero’,  anche perché sarebbe inutile.

Nel  momento in cui sono state depositate le firme per chiedere il referendum per l’eliminazione del Porcellum, i coraggiosi esponenti del PD si sono mostrati disponibili ad appoggiare la causa dei referendari. Parole, questo fantomatico appoggio non è mai arrivato.

Nel giro di qualche mese, sempre i coraggiosissimi amici del PD, sono passati dal fantomatico appoggio mai concretamente arrivato alla causa dei referendari alle prese di distanza nel momento in cui la Consulta ha bocciato il referendum.

Infatti, gli ignavi del PD, un minuto dopo il verdetto della Consulta, hanno fatto a gara a chi prendeva prima le distanze: per la cronaca, la gara è stata vinta da Bersani, il quale ha una velocità da Schumacher dei tempi belli quando si tratta si mettere il cappello sulle vittorie altrui ma è ancor piu’ veloce quando si tratta di togliere il cappello quando arrivano le sconfitte.

Dante metterebbe quelli del PD nel Vestibolo, tra gli ignavi.



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