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Danza a Spazio Tadini: Coreografia d’Arte Festival 2013 con Sisina Augusta e Patrizio Vellucci

Creato il 08 dicembre 2013 da Opificiotramemilanodanza @OpificioTrame
Patrizio Vellucci

Patrizio Vellucci, Strega

L’artista Patrizio Vellucci partecipa a Coreografia d’Arte 2013, IV° edizione, con l’opera “Strega”, una scultura di cartapesta, che lui stesso così racconta:

Bianco e nero; luce e mistero; desiderio e paura; amore e violenza; venerazione e distruzione. Il busto, senza volto e quindi senza espressioni, senza membra e quindi senza gesti, annerito dalla fiamma di un rogo, come icona di quello che è stato amato e temuto del femminile. In fondo tutte le nostre più grandi paure nascondono ciò che desideriamo di più.” Patrizio Vellucci

Come Fredric Flamand per la relazione danza-architettura, Patrizio Vellucci con la sua ricerca scultorea, e con alcune ultime opere che si avvalgono anche dell’uso del computer per elaborazioni di immagini nella direzione di iperfoto con contenuti multimediali, sembra avere un approccio che, in parte, muove anche da alcune considerazioni sul corpo e di come il corpo si metta in relazione con differenti sistemi: normalità, alterazione, presenza, assenza, coscienza e non coscienza. Sembra anche interessargli considerare tutta una serie di relazioni possibili nell’ambito della conformazione dello spazio, che per lui non è solo quello architettonico, materico, concreto ma anche quello della persona. Questo busto senza volto, senza membra, senza gesti eppure così dinamico, apre questioni di grande fascino e interesse sul corpo, sul corpo immagine e sul corpo urbano, pur sembrando un busto classico. Durante le prove della Compagnia Sisina Augusta il solo portarlo in scena ha letteralmente “fatto ballare lo spazio”: il suono del violino comincia a pervadere anche le pareti, le ragazze si muovono continuamente attorno alla scultura anche senza essere “in prova”, Sisina stessa compone passaggi nuovi, imprevisti fino a poco prima, come dettati dalla scultura stessa. Nulla è più immobile attorno a questo femminile, a questo corpo non corpo, a questo desiderio e interrogativo.

Sisina-Augusta

Sisina Augusta

La creazione di Sisina Augusta attorno a “Strega” aziona frammenti di teatrodanza, in un pieno di modern jazz, in un girotondo umano formato da corpi vestiti di bianco in un incrocio tra romantiche bambole e gesti meccanici di un ipnotico vortice, a percorrere una strada che si fa palcoscenico di antiche storie, vissute e da venire. La scultura di Patrizio Vellucci si staglia con energia ipnotica a creare uno spazio che non è un elemento puramente scenografico ma bensì un luogo determinante di interazione con i corpi dei danzatori che insinua – tra modulazioni di luce che sembrano darle carne, movimento e persino volto – la possibilità di attraversare un luogo diverso e difformemente da come tradizionalmente è usato, un luogo che svela anche la possibilità della ricerca di un contatto reale tra il corpo vivo del danzatore, il corpo immagine, una parte di esso, e una visione che privilegia l’occhio degli spettatori e il loro bagaglio immaginativo ed emotivo. Perché la scena non è un quadro in cui i rapporti sono immobili. E Patrizio Vellucci con la sua scultura riesce a sottolinearlo con la lievità, a volte, propria della danza, quando parla di vita.

PATRIZIO VELLUCCI

Nato a Gaeta il 24/04/48 , laureato in ingegneria e con una carriera sviluppata in ambito manageriale. Fin dall’infanzia dedito, da autodidatta, al disegno ed alla pittura nell’ambito figurativo del ritratto e della natura morta, sviluppa una conoscenza della arte moderna e contemporanea negli anni 1982/1986, durante gli studi alla Accademia di Brera ove si diploma con 30 e Lode in Pittura. Viene subito selezionato per la partecipazione al 1° Laboratorio –Giovani artisti Alla Galleria S. Fedele Di Milano, iniziando così la sua attività espositiva. Prosegue la propria ricerca partecipando, prevalentemente ad esposizioni collettive, saltuariamente fino all’abbandono della attività manageriale a favore della attività artistica. Svolge la propria attività nello studio sito in Via Vallarsa 11 a Milano. Approfondimento qui.

SISINA AUGUSTA

Nasce a Verona il ed inizia il suo percorso formandosi in danza classica al Conservatorio di Verona con Yrene Uristzeck. Dai 15 ai 20 anni fa parte della Compagnia Musicale di Verona firmando già da giovanissima le sue prime coreografie. Entrerà poi nella Compagnia di Franca della Libera mentre completa regolarmente il liceo classico Maffei di Verona. DAL 1972 AL 1976 frequenta l’ I.S.E.F. di Bologna e nel frattempo si perfeziona a Parigi AL PARISCENTREdove incontra Raza Hammadi. Tra il 1978 e il 1980 inizierà una fitta collaborazione tra la neocoreografa e Raza Hammadi; sarà infatti quest’incontro che le permetterà poi di portare in Italia e per prima a Verona la tecnica Jazz di Matt Mattox di cui Hammandi era assistente  Contemporaneamente apre un Centro di danza a Verona insieme a Laura Ratti. Nel 1980, fonda la primaCompagnia di danza Jazz conNicola Laudati, Patrizia Carra e Claudio Bonino divulgando attraverso numerose dimostrazioni e spettacoli la tecnica di Mattox. Il celebre maestro, che creerà poi appositamente per Sisina Augusta e Nicola Laudati la coreografia “La Conquete”, passo a due rappresentato in molti teatri italiani, verrà poi invitato per la prima volta in Italia, a Verona, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e l’evento a risonanza internazionale, richiamerà notevole attenzione da parte di stampa e media. Nel 1982 Sisina Augusta fonda a Verona il Centro Culturale Danza, centro di formazione in cui confluiscono allievi e danzatori da tutta Italia. Biografia completa qui.



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