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Danza contemporanea: Dancing whit Laura Zeni, Andrea Zardi e Riccardo Meroni a Coreografia d’Arte Festival

Creato il 10 dicembre 2013 da Opificiotramemilanodanza @OpificioTrame

Relation-A-Bouty-de-souffleCoreografia d’Arte IV° edizione 2013, Festival di coreografia, arte e teatrodanza è giunto al suo terzo e penultimo week end di spettacoli. Venerdì, sabato e domenica si alterneranno sulla scena Andrea Zardi e Riccardo Meroni, la Compagnia dei TransitiEdy Quaggio e Soraya Perez, e Pietro Pireddu – Maktub Noir.

Andrea Zardi e Riccardo Meroni presentano, venerdì 13 dicembre alle ore 21:30 e sabato 14 dicembre alle ore 17:30Relation_Á bout de souffle ispirato alle opere di Laura Zeni

Relation: Á bout de souffle, nato dall’incontro con la pittrice milanese Laura Zeni e prendendo le mosse da alcune sue opere, come il trittico Soffio della Ballerina, dalle 999+1 Teste di Ritratti interiori e dai dittici Lo scorrere del Tempo e Danza.

Questo collage di Storie si costruisce nel racconto danzato dall’autore con Riccardo Meroni, danzatore diplomatosi presso il MA&S di Milano che ha approfondito i suoi studi di danza prendendo parte all’Intensive Gaga Summer Course a Tel Aviv, presso la Batsheva Dance Company e ha danzato per il Balletto dell’Esperia sotto la direzione di Paolo Mohovich e che attualmente danza per la giovane coreografa Annalì Rainoldi.

trittico-di-laura-zeni

Soffio della Ballerina, Laura Zeni

La personalità intraprendente e curiosa di Laura ben si accorda con quella che è la sua produzione artistica, che risulta sempre vivace, fantasiosa ed estremamente dinamica: il suo disegno assume facilmente dimensioni corporee fisiche e concrete, ed è stato quindi (quasi) naturale strutturarlo sul corpo danzante e performante.

Il “souffle” è quello delle personalità quotidiane, che si costruiscono tramite l’incontro/scontro fra di loro, come accade per gli atomi: noi non possiamo essere coerenti con noi stessi se non essendo predisposti sempre al cambiamento. Le relazioni ci arricchiscono, ci impoveriscono, ma in qualsiasi modo siamo costretti a spogliarci di quelle che sono le nostre strutture e affidarle alle persone che fanno parte della nostra vita. Questa non è “volubilità” ma è “duttilità”, necessaria per la nostra crescita e per il percorso che ognuno sceglie di intraprendere. I rapporti vivono una fase di isolamento, di interazione e poi di scoperta dell’altro-da-sé e quello che ne risulta è una personalità nuova, un pattern painting con più colori e interiormente più ricca. I corpi fluttuano sempre forti della loro presenza e della loro concretezza, ma ciò non vuol dire che non possano cambiare e raccontarci una storia imprevista.

I corpi, incontrandosi, si espongono a molti pericoli: può essere un rapporto di dominio o schiacciamento, comunque non è mai un rapporto bilanciato. Oppure può essere uno scontro violento, in cui un sostegno sbagliato crea allontanamento e incongruenze. Nella danza, come nella vita, l’atto performativo sta proprio nel trovare quella fiducia e quell’accordo insindacabile fra due persone, dimenticandosi del senso di protezione che tendiamo ad avere verso noi stessi e verso chi ci sta accanto.

Laura-Zeni-Coreografia-d-Arte-2013

Ritratti Interiori, Laura Zeni

Quello che la danza fin dalle origini – e senza pretesa di raccontare sempre una novità – cerca di portare a frutto è quello che nasce da una relazione, di qualsiasi genere essa sia, e di plasmarla fisicamente. Esattamente come in una tela grande quanto un palco. Oggi, in un momento di grande insicurezza per la cultura e per le arti performative in generale, il danzatore è ancor più animato dalla necessità di comprendere quali siano le proprie Intenzioni di Movimento: cerca di pensare l’azione e dare una dimensione fisica a quello che si trova davanti, e alle sensazioni che esso provoca.

La neuro-estetica è una disciplina recente che tenta di spiegare e comprendere l’esperienza estetica a livello neurale, ossia come il cervello reagisce all’incontro con l’opera d’arte. Essa si basa sullo studio dei neuroni-specchio, il cui meccanismo ci permette di vivere le sensazioni corporee ed emotive vissute dall’artista o dai protagonisti davanti all’esperienza estetica. La sfida sta proprio nel voler mediare questa esperienza attraverso un’altra via: lo spettatore può avere una risposta empatica ed emotiva alla visione dell’opera d’arte, anche comunicata attraverso il movimento.

Gli artisti della seconda metà del Novecento ci insegnano che i movimenti possono avere un colore e un suono, e quindi anche i colori e i suoni possono prendere forma a livello cinetico.

Relation_Á bout de souffle è un volo energico in una relazione fra le persone ed è la fine di un afflato di movimento che prova a rendere reale l’esigenza che sta alla base delle opere di Laura Zeni e la sua analisi del reale, come in uno slapstick aperto a ogni lettura.     Andrea Zardi

Ideazione: Andrea Zardi

Coreografia ed esecuzione: Andrea Zardi e Riccardo Meroni 

Artista: Laura Zeni  

Andrea Zardi

Andrea Zardi, nato a Piacenza, si avvicina agli studi di danza all’interno della scuola Choròs sotto la guida di Marcella Azzali, Danila Corgnati e Laura Merli, e collaborando con Caroline Haenel a Pavia. Dal 2006 si avvicina alla danza contemporanea studiando con Alex Atzewi/New Dance Concept. Con una borsa di studio si trasferisce a Firenze presso la Hamlyn Ballet School, con la direzione di Nicoletta Santoro, Alessandra Alberti e Bruce Michelson. Parallelamente, si laurea in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto tra Merce Cunningham e le arti visive. Nel 2011 Lavora per la produzione di Traviata di Giuseppe Verdi sotto la direzione di Artemio Cabassi per il teatro di Busseto. Danza per la Lyric Dance Company di Alberto Canestro, ControversoDanza di Massimiliano Terranova e collabora con Mateja Bucar nell’ambito del festival Fabbrica Europa. Partecipa alla 28° edizione di Impulstanz di Vienna e studia a Berlino con i maestri Christopher Matt e Wendy Taylor. Nel 2012 si  trasferisce a Torino sotto la guida di Pompea Santoro e Veli Peltokallio, danzando coreografie di Mats Ek con la compagnia EkoDance International Project. Nel 2013 prende parte al Campus  Cie.Twain diretto da Loredana Parrella e Loris Petrillo e si approccia al lavoro coreografico presso lo Spazio Tadini con “Contraria_Mente” e il progetto “Z.Inc”.  Attualmente laureando in Arti della Scena presso l’Università degli Studi di Torino.


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