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Danza Sportiva: Edoardo Ciolli nella giornata d’apertura del Mondiale di Disco Dance

Creato il 09 ottobre 2014 da Sportduepuntozero

danza sportiva - edoardo ciolliSarà il suo ultimo Campionato Mondiale di Disco Dance e, pur avendo sulle spalle lo scomodo ruolo del favorito per il titolo, visto il recente passato, Edoardo Ciolli è più che mai intenzionato a gareggiare per divertirsi. “Sentirò per forza la competizione, specialmente su un palcoscenico importante come questo” afferma, “ma la vivrò con assoluta tranquillità”. D’altronde, dopo una trentina di gare iridate e un elenco sterminato di medaglie internazionali collezionate in carriera, il campione di Sesto Fiorentino ha sufficiente esperienza per godersi appieno l’ennesimo momento sotto i riflettori. Dal 2006 al 2013 ha vinto i Mondiali di solo ogni anno; nel duo si è imposto nel 2004, nel 2006, nel 2009 e dal 2010 al 2012. A partire da domani il PalaRuffini di Torino lo vedrà sia nella prova individuale sia in coppia con Sharon Bettarini, compagna di innumerevoli successi.

Con un’inconfondibile accento toscano, Edoardo Ciolli ci racconta l’esordio nella danza sportiva: “Iniziai davvero per caso. Da bambino volevo diventare un ginnasta, mi piacevano gli anelli e il mio idolo era Yuri Chechi; ma la palestra più vicina era a Prato, troppo distante da casa mia. Così su suggerimento di un amico di mio papà provai la disco dance. Avevo nove anni”. Aperta la porta della scuola Edoardo rimase semplicemente folgorato da questo tipo di danza. Un mondo in cui forza, esplosività, resistenza, velocità, leggerezza e flessibilità si legano in maniera perfetta, accompagnate dal ritmo travolgente della musica. Di avere queste doti, e di possederle in quantità sovrannaturali, il giovane ballerino se ne accorse in fretta. Dopo un solo anno di pratica era già al Campionato Mondiale, nella categoria Bambini.

“Per questa disciplina ci vuole una buona dose di talento e tanta voglia di allenarsi” spiega e, con una battuta, aggiunge: “a 27 anni inizio a essere “vecchio” per questo sport. Anche gli altri atleti e i giudici si sono stufati di vedermi gareggiare”. Dovranno portare pazienza ancora almeno fino a domenica, giornata conclusiva dell’ultimo Mondiale di Edoardo; che nel futuro vede ancora molta danza: “credo che mi dedicherò ad altre discipline e mi piacerebbe continuare a insegnare. Ma non so se rimarrò in Italia”. Nel nostro paese non ci sono infatti grandi possibilità, anche per un fenomeno come Edoardo Ciolli. Ma prima che il campione azzurro prenda la decisione sul proprio futuro, Torino potrà ammirarlo dal vivo ancora una volta. E con o senza medaglia finale, sarà in ogni caso un’occasione unica.

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