I Monologhi di Sana – Rubrica
Come amo quando…
quando riesco ancora a sorprendermi.
È come danzare sulla punta del mondo
In perfetto equilibrio
sulle assurdità.
Quando riesco ad arrossire
delle mille cose dette
e delle milioni
ancora da dire.
È proprio come danzare sulla punta del mondo.
Quando la notte sembra non dover finire mai
e sembra che esistano ancora tante, troppe possibilità.
Quando i miei occhi si accendono di scintille
colorate.
Quando rido
e mi si dipinge la meraviglia sul viso.
Quando non è mai troppo tardi né troppo presto
per dirsi tutto.
Quando il vento soffia casuale,
e allora,
solo allora,
per un brevissimo momento
dilatato e ripercorso all’infinito
posso danzare sulla punta del mondo.
Su questa pila di assurdo e casualità.
Quando scopro che infondo non è poi tanto male
stare ad ascoltare la notte,
che ha una voce stranamente acuta,
maliziosamente incerta,
dannatamente incantante.
Quando comprendo che il destino non è che un tiro di dadi
che bisogna assecondare.
E la mia stella più brillante
non è che un piccolo fuoco
fatuo in una notte profumata.
Allora,
quanta dolcezza,
quanta rabbia, quanta amarezza.
Quanto spavento,
quanto sorriso.
E che stranezza
pensare che tutto,
tutto questo,
è appeso a un filo
piccolo, sottile e scintillante,
visibile forse
soltanto a pochi.
Come amo quando…
Quando i miei occhi si fanno grandi e liquidi
e le mie labbra si aprono in
una O di stupore che muta in sorriso
perché il mio mago
non ha ancora finito di svelare
tutte le sue meraviglie.
E sembra che io cammini
nelle notti
fredde, magiche e profumate
ma in verità, sto danzando,
sto danzando sulla punta del mondo…