E’ una notizia di oggi che la Germania sta impazzendo con questa tamarrata. Un pezzaccio dal ritmo latino, ma non nel senso di Giulio Cesare, nel senso che è una mezza rumba.
Accenti sbagliati e itaGliano approssimativo. E dire che il messaggio non è affatto complicato.
Questo pezzo sembra la traduzione di uno di quei classici che vengono distribuiti anche al reparto macelleria del supermercato, quelli a 0.99 centesimi. E’ scritto col metodo sticazzi.
“C’è l’alba che splende
Con tutta la gente
Dai balla col cuore tu sei INCANTANTE
Brilla dai vieni e brilla
Sei la mia stella
Tu sei la donna che vorrei con me”
Ma c’è sempre un ma. In Germania abbiamo davvero molti fan strabilianti e colti. Immagino come si sentiranno nel vedere i loro figli cantare “danzaréeee… danzaré!”. Freunde, resistete!
E’ tutta colpa nostra, di un’ItaGlia lenta, vecchia e relegata nel suo terzomondismo mascherato da gigioneria. La nave che affonda e noi che invece di gridare aiuto o proporre una soluzione, facciamo spallucce e sospiriamo un ‘vabbuò’.
Che poi questo ‘Vito Lavita’ sia italiano mi SUONA strano, ma m’interessa meno. Il fatto è che non dobbiamo affrettarci a scappare all’estero coi nostri cervelli. Dobbiamo anzi cominciare a selezionare meglio i modelli che esportiamo.
Pizza. Spaghetti. Mamma. Mafia. Berlusconi.
Questo è proprio #unbelmistero.