La Danzaterapia può essere utilizzata come valido sostegno alla psicoterapia, aiutando le persone ad esprimere i propri sentimenti interiori attraverso il linguaggio non verbale.
Sebbene sia spesso una tecnica utilizzata per i bambini, per i disabili o semplicemente per il benessere degli adulti, la danzaterapia si può applicare anche alle coppie che presentano disagio e difficoltà a livello comunicativo.
Attraverso la mia esperienza ho considerato che si può dire molto di una coppia che danza osservando il modo in cui interagiscono l'uno con l'altra.
Sebbene il ballo di coppia non può essere definito una forma di terapia in piena regola ( non ci sono sufficienti studi e ricerche in tale senso e non esiste una teorizzazione valida, autonoma e strutturata della danza di coppia come terapia ), è in dubbio che guardando una coppia che balla il terapeuta può valutare le modalità comunicative della coppia e le difficoltà.
In realtà nel mondo della Psicologia dello Sport questo avviene già: lo psicologo che segue i campioni di danza sportiva, si occupa proprio di aiutare l'atleta a migliorare la performance e a risolvere le difficoltà della coppia di ballerini.
Tuttavia oltre alla psicologia applicata alla danza esiste anche la danza come terapia applicabile alla coppia.
Ad esempio, se una coppia appare rigida o poco armoniosa, si può dire in generale che sono a disagio con l'altro o che uno o entrambi i partner potrebbero vivere qualcos'altro che si esprime nel movimento mentre danzano.
Alcuni movimenti troppo lenti o troppo veloci, la difficoltà a rispettare il proprio ruolo nel ballo, il contatto corporeo ambivalente, ecc. sono tutti segnali che qualcosa sta accadendo all'interno della coppia che in quel momento danza.
Un danzaterapeuta potrebbe proprio usare la sala da ballo con la coppia per iniziare a lavorare su alcuni aspetti problematici della dinamica della coppia.
La coppia che si dedica alla danza non ha solo uno strumento per comunicare meglio o entrare in contatto con l'altro, ma ha anche la possibilità di creare una ritualità ed uno spazio contenitore in cui trovarsi e confrontarsi, uno spazio da trascorrere insieme, con tempi e momenti precisi.