Entro il 2013 Dar es Salaam, in Tanzania, vedrà sorgere nella sua zona periferica, denominata Mimani City ,che per altro è tutta un fervore di nuove costruzioni per abitazioni civili e servizi ,grazie e sopratutto a causa di una popolazione che aumenta a vista d'occhio, un nuovo ospedale cardiologico.
La struttura, appositamente progettata per curare le malattie vascolari e cardiocircolatorie, nasce dalle sinergie messe in atto del Fondo nazionale per la sicurezza sociale del Tanzania, che è governativo, con il Centro ospedaliero "Apollo" di Nuova Delhi e lo stesso ministero della Salute del governo indiano.
I lavori, il cui termine è previsto per gli inizi del 2013, partiranno presumibilmente tra due mesi circa.
E' in arrivo così, a breve, in città , una delegazione indiana di medici cardiologi e specificamente di cardio-chirurghi,tutti professionisti del Centro ospedaliero "Apollo",unitamente a esperti in amministrazione e gestione del personale,che lavorerà fianco fianco con gli alti dirigenti del ministero della Salute tanzaniano.
Per inciso è bene ricordare che il livello della medicina in generale e , dello specifico dei trapianti chirurgici in particolare è, in India, altissimo quanto a professionalità.
Ovviamente il discorso vale lì dove ci sono strutture e i macchinari , che consentono di lavorare e bene anche in quanto adeguati ed efficienti.
Generalmente si tratta del settore privato.
Ed è cosa nota.
Comunque sia, per il Tanzania è cosa buona avere nella principale città del Paese un "servizio" di così alta qualità professionale.
Si può solo sperare che il Governo agevoli in qualche modo anche quei cittadini che ,affetti da gravi cardopatìe, non possono permettersi una spesa onerosa per tenere sotto controllo la propria salute.
Penso,in particolare, ai bambini che nascono con gravi malformazioni cardiache.
E non sono casi poi così tanto rari.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)