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Dar es Salaam(Tanzania)/Padre Erasto Mgalama (IMC) è "Cavaliere d'Italia"

Creato il 15 dicembre 2015 da Marianna06

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Un tanzaniano “Cavaliere d’Italia”

Padre Erasto Mgalama

Ebbene, sì. È il primo missionario della Consolata, nato in Tanzania, ad essere insignito dell’onorificenza “Cavaliere d’Italia”. Non solo. È il primo tanzaniano, in assoluto, ad aver conseguito tale riconoscimento.

È una novità lusinghiera anche per tutti i missionari della Consolata...

Sto parlando di padre Erasto Mgalama, Superiore regionale dei missionari della Consolata in Tanzania, e dall’8 dicembre 2015 “Cavaliere della Repubblica Italiana”.

Nato nel 1968, Erasto Mgalama è religioso missionario della Consolata dal 1995 e sacerdote dal 2000. Ha studiato filosofia a Nairobi e teologia a Roma presso l’Università Gregoriana. Inoltre ha conseguito la licenza in teologia morale alla Catholic University di Washington. Successivamente ha operato in Italia come “animatore missionario”, con residenza a Torino.

Complessivamente padre Mgalama ha vissuto nella nostra penisola circa 10 anni.

È stato un decennio intenso, durante quale il missionario si è impegnato a fondo ad apprendere l’italiano come pochi e, soprattutto, ad “entrare in sintonia con la cultura italiana”. Questo lo ha reso molto popolare, specialmente fra i giovani: a tale punto che quando venne destinato al Tanzania, fioccarono numerose lettere di protesta.

I giovani non volevano assolutamente perdere “un amico tanzaniano sincero”.

Il dottor Luigi Scotto, Ambasciatore d’Italia in Tanzania, nel tributare a padre Erasto Mgalama l’onore di “Cavaliere della’Italia” ha preso in considerazione proprio il suo decennio italiano, sottolineando come il missionario sia stato un artefice efficace di osmosi culturale tra Italia e Tanzania. È un comportamento che aiuta a superare i pregiudizi, motivo di numerose tensioni socioreligiose oggi.

Inoltre l’ambasciatore ha avuto parole di elogio per i missionari della Consolata in Tanzania, ricordando il loro impegno anche nel campo dello sviluppo: in primis l’ospedale di Ikonda, “uno dei migliori di tutto il paese”.

Il neo Cavaliere d’Italia ha ringraziato l’Ambasciatore e l’intera ambasciata italiana. “Con il mio sincero grazie - ha aggiunto padre Mgalama - desidero dedicare l’onorificenza ricevuta a tutti i missionari operanti in Tanzania dal 1919. Quindi da ormai 100 anni. Sono persone che hanno fatto la storia del Tanganyika, prima, e del Tanzania poi. Io sono un loro figlio...”.

Nel giro di pochi mesi due missionari della Consolata sono diventati Cavalieri d’Italia: ieri padre Angelo Dutto e, oggi, padre Erasto Mgalama.

E poiché “non c’è due senza tre”, tutti si chiedono: chi sarà il terzo?

           

                                               Francesco Bernardi

                                            Bunju,12 dicembre 2015

                         a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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