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Dara O'Brian presenta sperimenti straordinari e le ultime scoperte scientifiche nella seconda serie di "Science Club" in prima visione esclusiva da stasera alle 22 su BBC Knowledge (Mediaset Premium)

Creato il 13 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Il celebre comico e presentatore televisivo irlandese, Dara O'Briain (Mock The Week, QI, Live at the Apollo, Stargazing Live, The Apprentice) sarà affiancato dalle migliori menti scientifiche britanniche, da un animato pubblico in sala e da alcuni tra i maggiori talenti comici del Regno Unito, per il suo ritorno con questa nuova serie, in sei straordinarie puntate, realizzata per BBC Knowledge, che osserva l'affascinante mondo della scienza da una prospettiva trasversale.
Una coproduzione per i canali globali di BBC Worldwide e BBC Two, Science Club Serie 2 analizza i temi più comuni da punti di vista inusuali. È possibile che tra gli uomini e i computer si stabiliscano legami emotivi? I pipistrelli possono aiutarci a fermare il processo d'invecchiamento? Riusciremo a costruire miniere sulla luna per estrarne i minerali per noi essenziali? Con l'aiuto del suo collaudato team di esperti, il professor Mark Miodownik, la dott.ssa Helen Czerski e il giornalista scientifico Alok Jha, Dara analizzerà le incredibili idee che stanno cambiando il mondo in cui viviamo.
Science Club Serie 2 è stato trasmesso in prima visione su BBC Two nel Regno Unito nel mese di luglio 2013 e il primo episodio è stato seguito da oltre 1,3 milioni di telespettatori.
Cosa dice la stampa britannica della seconda serie di Science Club: -The Guardian: "Presentando la scienza in modo affascinante, la fa entrare nelle case dei telespettatori in formato di bit facilmente assimilabile." -Time Out: "In studio, l'ingegnere Mark Miodownik e il giornalista scientifico Alok Jha vengono messi alla prova nel tentativo di scoprire fino a che punto è possibile manipolare le nostre menti. Giocano con le papille gustative, spostano i campi visivi e analizzano gli istinti naturali solo per farci divertire. Ma la cosa più importante è insegnare al pubblico sempre qualcosa di nuovo. Normalmente questi argomenti ci ricordano le noiose lezioni scolastiche, ma 'Science Club' aggiunge sicuramente un pizzico di divertimento all'educazione degli adulti."
SINOSSI DEGLI EPISODI Episodio 1 Nel primo episodio di questa nuova serie in sei puntate, il team dà un'occhiata dentro le nostre teste per capire quanto sappiamo del nostro cervello e quante informazioni è possibile ricavare sulle persone che lo indossano dall'osservazione di questo organo straordinario. In studio, il professore di psicologia Bruce Hood e Dara assumono il controllo del cervello di Mark per dimostrare la sua malleabilità e quanto è facile imbrogliarlo. Il professor Mark Miodownik visita l'Università di Cambridge per incontrare Charles, la testa animatronica, e cercare di capire se computer sempre più sofisticati possano imparare a decifrare le nostre emozioni. In studio, il professore di robotica, Noel Sharkey, riflette sulle implicazioni dei nostri rapporti sempre più stretti con i robot. Sempre nella stessa puntata, la dott.ssa Helen Czerski visita un team della NASA, in Texas, per raccogliere informazioni su una straordinaria teoria d'avanguardia secondo la quale il tempo potrebbe essere influenzato da una forza invisibile. Il giornalista scientifico Alok Jha va a trovare gli scienziati che lavorano all'Università di Princeton per esaminare i contenuti di una ricerca dal potenziale rivoluzionario: un'analisi del nostro istinto naturale di seguire il gruppo; un probabile indizio delle numerose caratteristiche che abbiamo in comune con i pesci, molte di più di quelle che potremmo immaginare. Infine, Dara ci rivela altri scherzi della nostra mente, dimostrandoci che in parte mangiamo anche con gli occhi e utilizza un ingrediente speciale per cucinare un dolce a base di alcuni normalissimi limoni.
Episodio 2 Nel secondo episodio il nostro team intraprende un viaggio nel tempo: che cos'è esattamente il tempo, quando è iniziato e dove possiamo prenderne di più? La dott.ssa Helen Czerski incontra la dott.ssa Doris Taylor, una donna straordinaria che è stata accusata di essere Frankenstein, perché in un laboratorio texano è riuscita a riprodurre il battito di un incredibile cuore umano vivo. Fino ad ora l'esperimento di rigenerazione dei tessuti più complesso mai realizzato prima che, potenzialmente, potrebbe porre fine ai trapianti di organi. In studio, il professor Mark Miodownik rivela i misteri delle esplosioni e risolve l'enigma che da secoli avvolge le misteriose ‘gocce del Prince Rupert’ rallentando il tempo. Inoltre, ci mostra una macchina fotografica in grado di catturare la velocità della luce. Il giornalista scientifico Alok Jha si dedica allo studio di margini di vittoria straordinariamente ergonomici, unendosi alla squadra olimpica britannica di bob. Grazie a tecnologie d'avanguardia multimilionarie, tutti i componenti di una slitta vengono collaudati con precisione forense, nel tentativo di raggiungere la gloria olimpica. Infine, il team guarda al passato per approfondire la misteriosa era dell'opacità cosmica e arriva negli Stati Uniti per incontrare alcuni straordinari ratti che viaggiano nel tempo. Dara, invece, incontra un pipistrello: la creatura che confuta il processo d'invecchiamento e potrebbe racchiudere il segreto di lunga vita da cui tutti potremmo trarre beneficio.
Episodio 3 Il terzo episodio è dedicato al fai da te e dimostra che oggi tutti possono diventare scienziati grazie alle sempre più numerose tecnologie potenti ed economiche accessibili a tutti. Il giornalista scientifico Alok Jha sbarca in California: un paese in cui la possibilità che si verifichi un terremoto devastante nei prossimi 30 anni è stimata al 99%. La geologa Elizabeth Cochran ha sviluppato un rilevatore economico, in grado di trasformare ogni computer in un dispositivo per il rilevamento dei terremoti, un'invenzione che potrebbe salvare milioni di vite. In Brasile, la dott.ssa Helen Czerski incontra uno dei killer più letali al mondo, mentre segue il tentativo di un uomo britannico di alterare geneticamente le zanzare: il dott. Luke Alphey sta cercando di modificare questi insetti in modo che annientino la propria specie, allo scopo di debellare la febbre dengue. In studio, Dara e il professor Mark Miodownik catturano un fulmine in una scatola con l'aiuto di un acceleratore di particelle e un blocco di acetato, fanno funzionare un beat-box realizzato con radici vegetali e presentano uno straordinario casco gonfiabile. Inoltre, il team si immerge nell'hacking tecnologico per capire in che modo le persone stanno smontando i dispositivi tecnologici per destinarli a nuovi utilizzi: le webcam diventano così microscopi e nascono soluzioni creative ed economiche per risolvere i problemi concreti della vita quotidiana. Mark incontra il dott. Aldo Faisal che ha creato un sistema di controllo per un braccio robotico basato sul movimento degli occhi, con un investimento di appena £10 per l'acquisto dell'attrezzatura.
Episodio 4 Questa volta Dara, il professor Mark Miodownik, il giornalista Alok Jha e la dott.ssa Helen Czerski cercano di scoprire che cosa ci riserva il futuro nei prossimi 5, 10 e perfino 50 anni. Alok va negli Stati Uniti per incontrare la professoressa Kathryn Kuthenbecker che ha creato ‘Graspy’, un robot dotato del senso del tatto. Fa visita anche a ‘Hubo’, un robot che ha fatto vincere al suo creatore il premio di 2 milioni di dollari in palio nella DARPA Challenge, per la progettazione di un robot capace di lavorare indipendentemente in una zona sinistrata. Ora che Rio de Janeiro sarà la capitale dei Giochi Olimpici e della Coppa del Mondo, le infrastrutture di questa città saranno sfruttate fino al limite; la dott.ssa Helen Czerski va a vedere da vicino il centro di comando più sofisticato al mondo che, di fatto, ha dato un cervello alla città. Mark prende in considerazione la possibilità di costruire miniere per l’estrazione di minerali rari sulla Luna, mentre segue il lavoro di alcuni ingegneri intraprendenti in Canada che hanno progetti molto ambiziosi. Alok si sottopone alla scansione celebrale mentre partecipa al progetto ‘Connectome’, uno dei progetti scientifici più straordinari intrapresi fino ad ora e incontra i due pionieri della risonanza magnetica cerebrale: il professor Karl Deisseroth e il dott. Van Wedeen. Il progetto cerca di svelare i misteri della mente umana, mappando la rete di sinapsi cerebrali. In studio, Dara accoglie il fisico teorico Michio Kaku per discutere con lui sulle sue opinioni sul futuro, mentre Mark considera le possibilità della criopreservazione: ossia la conservazione del corpo a basse temperature dopo la morte con l'azoto liquido. Mark scopre che, sebbene questa tecnica non sia la chiave per l'immortalità, produce un gelato molto soffice. Quale analisi scientifica del futuro potrebbe dirsi completa senza dare uno sguardo alla moda del domani? Dara e Mark analizzano i materiali intelligenti che potrebbero debuttare sulle passerelle nei prossimi anni.
Episodio 5 In questa puntata Dara, il professor Mark Miodownik, il giornalista scientifico Alok Jha e la dott.ssa Helen Czerski analizzano due ordini di grandezza opposti: il molto grande e il molto piccolo, per capire perché le dimensioni sono così importanti. Alok Jha si reca in un reparto di neonatologia canadese dove sono ricoverati molti bambini prematuri e Carolyn McGregor, un dottore in informatica, ha portato la sua esperienza dal mondo della vendita al dettaglio a servizio della medicina. Le analisi che ha svolto su un enorme quantità di dati, generati dal monitoraggio dei neonati, hanno consentito di identificare l'insorgenza di gravi malattie fino a 24 ore prima che si manifestassero segni visibili, salvando molte piccolissime vite. Helen Czerski si unisce al professor Rick Gateskell negli Stati Uniti nella sua ricerca dell'universo mancante. Il professore ha dedicato gli ultimi 23 anni della sua vita alla ricerca della misteriosa ed elusiva materia oscura che, finalmente, crede di aver trovato a 1.5 km sotto la superficie terrestre, in una miniera d'oro in South Dakota. Mark incontra il professor Bill Keevil della Southampton University per comprendere il funzionamento di un'arma straordinariamente semplice quanto elegante per combattere l'MRSA e altri batteri ultraresistenti che si sviluppano negli ospedali. Questo metodo, infatti, intercetta e uccide il batterio prima che abbia la possibilità di infettare l'uomo. In studio, Dara e Mark analizzano i vantaggi di essere piccoli quando ci si lancia da grandi altezze e approfondiscono gli effetti esplosivi delle dimensioni. Inoltre, ci divertiremo a vedere gli organi interni di Mark dopo che avrà inghiottito una delle telecamere più piccole al mondo. In un mondo in cui il tempo è denaro e i millisecondi valgono milioni di dollari, Alok si immerge nella Borsa di New York per vedere gli straordinari sforzi che si stanno compiendo per accelerare le transazioni finanziarie.
Episodio 6 Nell'ultimo episodio della serie Dara, il professor Mark Miodownik, la dott.ssa Helen Czerski e il giornalista scientifico Alok Jha fanno luce su uno degli universi più misteriosi e nascosti che ci circondano. Alok incontra il professor Jeroen Raes e il professore di neurobiologia, John Cryan, per avventurarsi alla scoperta del nuovo e straordinario mondo del microbioma. Alok si rende conto che sta ospitando un intero ecosistema di microbi nel suo intestino, che non è solo responsabile della sua salute fisica ma anche del suo benessere mentale. La dott.ssa Helen Czerski visita uno dei sincrotroni più potenti del Regno Unito per incontrare il professor David Stewart, che ha dedicato oltre 20 anni della sua vita allo sviluppo di un metodo ingegnoso per la progettazione di un vaccino sintetico sicuro per combattere i virus mortali. In studio, Dara si diverte a svolgere il suo esperimento preferito tra quelli svolti fino a questo momento: è una sfida uomo contro macchina in cui mette alla prova le sue capacità contro quelle di un computer di riconoscere i whisky autentici da quelli falsi. Mark si immerge nello straordinario mondo delle nanotecnologie per capire quali segreti possiamo rubare dalla natura e tenta di produrre il materiale più resistente e performante al mondo in fibre di nanotubo di carbonio. Infatti, grazie al più vantaggioso rapporto peso-resistenza di tutte le sostanze conosciute, sono destinate a trasformare l'universo dei materiali nei decenni avvenire.
INTERVISTA A DARA O'BRIAN Nella prima serie di Science Club hai trattato un'ampia varietà di temi. Cosa ci riserverai nella seconda serie? Avete fatto qualche scoperta straordinaria e illuminante nella nuova stagione? Quasi ogni episodio di questa nuova serie ci ha regalato dei momenti in cui siamo rimasti tutti a bocca aperta, in cui sono rimasto letteralmente sbalordito da quello che avevo davanti ai miei occhi. Vuoi perché siamo riusciti a catturare un fulmine in un blocco di polimetilmetacrilato o perché abbiamo disattivato alcune parti del cervello usando un magnete. Probabilmente l'immagine che mi ha colpito di più è stata quella del cuore di un maiale in cui alcune cellule erano state rimosse e sostituite con quelle di un uomo. Poi il cuore ha iniziato a battere come per magia. Si vede questo cuore racchiuso in un enorme contenitore di vetro, poi la telecamera si allontana e si vede il cuore ricostruito che inizia lentamente a pulsare. È straordinario, piuttosto surreale direi, ma straordinario.
A Science Club sei riuscito a richiamare alcuni ospiti di altissimo livello che sono dei luminari nel loro campo. Ci sono alcuni personaggi che consideri leggende viventi e che ti piacerebbe invitare allo show? La persona che più di ogni altra vorrei invitare al programma è Stephen Hawking. Sarebbe un'intervista molto complicata da organizzare, tuttavia spero che abbia visto il programma e che gli piaccia. L'ho incontrato una volta sola e ho parlato ancora meno di quanto parlasse lui, perché ero sopraffatto dal pensiero: "Mio Dio, questo è Stephen Hawking". La serata si è conclusa in un night club e, incredibile ma vero, è stata straordinaria! Io, Stephen Hawking e Benedict Cumberbatch. Quindi io, Hawking e Sherlock a bere cocktail in un bar. È stato davvero memorabile ma non posso raccontare aneddoti perché ho giurato che sarei stato muto come un pesce. Mi piacerebbe invitare anche un premio Nobel: onestamente mi piace proprio intrattenermi con gli scienziati.
Credi che la scienza racchiuda dei lati comici? Scienza e comicità vanno di pari passo, non capisco perché la gente continua a pensare che non abbiano niente in comune. Riguardano gli stessi processi mentali e lo stesso tipo di argomenti: dimostrazione per assurdo, prova per contraddizione. Questi aspetti rientrano naturalmente all'ambito della comicità. Al giorno d'oggi molti comici si sono avvicinati alla scienza perché: a) riconduce a una meraviglia per l'universo o b) ti capitano tra le mani cose che, evidentemente, non hanno alcun senso e ti trovi a parlare appassionatamente di quanto siano assurde. È bello riuscire a confutare qualcosa con una risata, è bello che la comicità non sia soltanto una faccia dentro una torta alla panna o cadere in un buco; è bello poter dire "Oh, guarda questa è una stupidaggine". Un approccio di questo tipo è perfetto per la comicità: potremmo definirlo un ironico disprezzo con l'aggiunta di po' di sostanza? Questo è perfetto per la comicità.
Se fosse possibile ricreare un dinosauro e riportarlo in vita sulla base dei resti di DNA di cui disponiamo, pensi che sarebbe possibile creare incroci tra dinosauri e altri animali come il labdaraptor o un velocibarboncino? Non sono sicuro che potremmo creare un labdaraptor o un velocibarboncino perché sono specie troppo diverse e non so se riusciremo a combinare i due DNA, forse in questo caso, si rischia di giocare a fare Dio un po' troppo. Un altro problema sarebbe chi porterebbe in grembo questo cucciolo? Questo stranissimo, minuscolo, enorme animale un po' peloso e un po' squamoso? Sarebbe meglio impiantarlo in un cane o in una rana? Ci avevi riflettuto? Poi con chi potrà parlare questo nuovo animale? In compagnia di chi passerà il suo tempo? Credo che corriamo il rischio di voler creare questi ibridi pericolosi solo per il nostro divertimento. Mi basterebbe riportare in vita i dinosauri senza inventare nuove specie.
Nel mondo digitale in cui viviamo fatto di giochi per computer, tablet, realtà virtuale e smartphone pensi che le nuove generazioni abbiano la possibilità di avvicinarsi alla scienza tanto che avremo presto il nuovo Charles Darwin, Albert Einstein o perfino Brian Cox? Viviamo nell'era digitale, questo è vero. Siamo circondati da schermi e computer quindi siamo già sulla buona strada verso la scienza, è un’esistenza che ci porta facilmente ad essere nerd. L'era digitale ha consentito alla scienza di avvicinarsi alle persone interessate in modo molto più diretto, queste hanno creato delle community, sia su Twitter che su altri siti interattivi, è un ottimo modo per promuovere l'interesse nella scienza. Credo che la tecnologia abbia anche consentito agli scienziati di comunicare più chiaramente il loro ruolo e aumentato la consapevolezza che il loro compito è cercare di capire cosa succede là fuori. Quindi credo che tutte queste tecnologie della comunicazione contribuiranno a stupire ancora di più le nuove generazioni, mettendo a portata di mano le grandi scoperte scientifiche.
Hai mai avuto la possibilità di suggerire gli argomenti da trattare in Science Club? Se sì, che cosa hai suggerito fino ad ora? Non sono mai stato interpellato per quanto riguarda gli argomenti di ricerca, perché i miei interessi sono talmente aridi e teorici che non potrebbero essere utilizzati nel programma. Ad esempio, la quantità di matematica che io vorrei inserire in Science Club sarebbe inutile. Il programma deve essere alleggerito con la biologia e altri argomenti ai quali darò un tocco personale durante l'intervista. In fondo, non m'interessa e aspetto che venga a trovarci il prossimo fisico. Il programma non avrebbe mai potuto essere realizzato se fossero stati inseriti soltanto i temi che interessano a me.
Chi vincerebbe un quiz scientifico al pub: la tua squadra o quella capitanata da James May di Top Gear/Man Lab? Se dovessimo fare una sfida al pub con me alla guida di una squadra e James May alla guida della squadra avversaria, la cosa importante sarebbero i membri delle due squadre perché la mia sarebbe composta solo da scienziati, mentre quella di James da Clarkson e Hammond. Quindi, il suo team andrebbe forte all'inizio ma poi continuerebbe in calando, mentre il mio inizierebbe in sordina ma siccome i membri del mio team sono davvero bravi, li porterei volentieri con me al quiz.
Gli irlandesi sono conosciuti per le loro doti artistiche (musica, recitazione, poesia). Ammiri qualche scienziato irlandese in particolare che pensi sia passato inosservato in termini dell'importanza del suo contributo per il mondo? Sono molto orgoglioso anche del contributo irlandese al programma Science Club. In Irlanda ci sono stati ricercatori che hanno analizzato in che modo i pipistrelli possono darci la chiave per la longevità oppure in che modo le nostre viscere influenzano l'umore: al momento viene fatta scienza di alto livello. Il mio scienziato irlandese preferito si chiama William Rowan, il matematico che ha inventato i "quarterioni". Un giorno ha concepito quest'idea mentre stava andando in ufficio e l'ha annotata su un ponte di Dublino. I quarterioni hanno un'enorme quantità di applicazioni: in meccanica, nella fisica quantistica, nella progettazione dei videogame, tutto perché lui li ha annotati cento anni fa su un ponte di Dublino.
Considerando il tuo naturale interesse a scoprire il funzionamento delle cose, in casa aggiusti le cose da solo o ti rivolgi agli esperti? Siccome sono interessato a scoprire il funzionamento delle cose non vuol dire che so davvero come funzionano: purtroppo quando in casa si rompe qualcosa sono un teorico. Di solito chiamo l'esperto con il cacciavite che sa come sostituire un tubo e poi lo osservo e gli faccio domande mentre lavora. Il mio ruolo, se ben ricordo, è quello di dire: "Ah come hai fatto ad aggiustare questo?" La teoria sui vantaggi competitivi delle nazioni è molto semplice: io sono più bravo a fare questo e lui a fare quello. Sono più bravo a non sporcarmi le mani e la nostra produttività complessiva è più alta se non faccio il lavoro dell'idraulico.
Secondo te, qual è il segreto del successo di Science Club come programma televisivo: che cosa attrae così tanto i telespettatori BBC di tutto il mondo? Penso che sia una cosa molto interessante girare un programma nel Regno Unito che viene trasmesso in tutto il mondo, perché cercare di capire come funziona l'universo è un interesse universale, così come la curiosità è una cosa umana. Questo è il tipo di programma che supera tutti i confini nazionali. Non credo che nessun paese abbia il monopolio della scienza, certamente non esiste un paese che abbia il monopolio dello stupore e della meraviglia di fronte ai grandi progressi che si stanno compiendo in questo ambito al giorno d'oggi. Questa è una delle soddisfazioni di andare in onda su BBC Knowledge: il nostro programma è affascinante per chiunque al mondo.

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