Atletica: in un'intervista rilasciata al periodico mensile GQ, la 18enne azzurra Dariya Derkach, formidabile promessa del salto in lungo (già 6.45 metri, miglior under20 al mondo) e triplo (13.56 metri, 2a under20), da nove anni stanziata nella località di Pagani (SA), ha affermato di sentirsi italiana al 100% e di conoscere perfettamente l'Inno di Mameli. Persino il suo accento è spiccatamente campano. Dunque nel 2012, quando avrà maturato i 10 anni di miltanza nel nostro Paese, chiederà e potrà finalmente ottenere il passaporto tricolore. Inutile dire che si tratta di un super-talento in grado di segnare la nostra atletica per 15 anni, vera erede dell'insostituita Fiona May. Nazioni come Ucraina (sua terra d'origine) e Spagna hanno tentato di accoglierla sotto la loro bandiera, tuttavia Dariya ha cordialemente rifiutato l'invito. Il suo sentiero verso la gloria è azzurro.
Pallavolo: doveva essere una delle colonne principali della nuova Italia di Berruto. Simone Parodi, invece, ha subito un gravissimo infortunio al ginocchio sinistro nel corso dell'ultima giornata di regular season, riportando anche la rottura della rotula. La sua stagione è finita. Si spera di recuperarlo per una eventuale Coppa del Mondo da disputare nel mese di novembre (se gli azzurri giungeranno sul podio agli Europei, impresa tutt'altro che agevole). A questo punto nella selezione tricolore si apre un varco per i vari Della Lunga, Kovar e Rosso, che avranno un'occasione fondamentale per mettersi in mostra. Non resta che fare i migliori auguri di pronta guarigione a Simone Parodi, che, appena 25enne, avrà ancora infinite chances di scrivere indelebilmente il suo nome nei libri di storia del volley italiano.
Federico Militello