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Darwin Day 2011: Spiegare Ai Bambini L'Evoluzionismo E La Creazione

Da Maestrarosalba
Si celebra in questi giorni il Darwin Day. Cosa sono i Darwin Day:
Celebrati per la prima volta in Italia nel 2003 per iniziativa dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) i Darwin Day sono promossi a livello internazionale dalla International Darwin Day Foundation come occasione per ricordare il famoso naturalista inglese e le sue scoperte e, in generale, celebrare gli enormi benefici per l'uomo raggiunti grazie allo sviluppo della conoscenza scientifica e acquisiti attraverso la curiosità umana. (Fonte: Alternativasostenibile)

La Teoria Evoluzionistica nella scuola Primaria
Darwin Day 2011: Spiegare Ai Bambini L'Evoluzionismo E La CreazioneE' nella classe terza della scuola Primaria che si inizia lo studio della storia e delle origini della terra, è una parte della storia affascinante che unito alle scienze, colpisce molto l'immaginario dei bambini. Contestualmente a questo si rende necessario spiegare quasi subito, e tutti i libri lo fanno, che la Teoria evoluzionistica  sostiene  che le specie animali e vegetali discenderebbero tutte da specie più antiche, da cui si sarebbero, per l’appunto “evolute”.
Che la vita è frutto di continui adattamenti, di cambiamenti che hanno portato modifiche sia fisiche che comportamentali nelle varie specie animali, uomo compreso. E su tutto questo non ci piove.Se in classe avete dei bambini svegli che fanno la religione a scuola,  come è accaduto a me, qualcuno vi farà notare che  l'origine  del mondo si affronta quasi nello stesso periodo anche in religione. Siccome le spiegazioni divergono di parecchio, le domande sono un fatto obbligato. E a domanda si risponde.
La CreazioneE' stato così, che ho dovuto affrontare l'argomento Creazione con i miei piccoli alunni e spiegare la differenza fra le due posizioni: la prima derivante dalla scienza e dalla sua continua, costante ricerca e osservazione della realtà, la seconda derivante dal fatto di essere credenti e quindi aderire a quanto scritto  nella Bibbia, cioè che il mondo è stato creato da Dio che ha fatto il mondo in sette giorni, più o meno così come lo conosciamo oggi.
Ho anche raccontato  che Il Creazionismo, soprattuto negli USA,  è un'interpretazione molto rigida e letterale della Bibbia che non riconosce la teoria evoluzionista di Darwin.
Per chiarire ai bambini come a volte le cose possono essere sfumate e non sempre in antitesi,  possiamo agganciare  tantissimi esempi, uno per tutti lo scienziato Nicola Cabibbo, il quale sosteneva "Oggi tra gli scienziati cattolici è chiarissimo che si può benissimo credere nell'evoluzionismo e nella Creazione (non nel creazionismo). Dire il contrario è come sostenere che la Terra è piatta o il Sole si muove perché così diceva la Bibbia."
Posizioni così lontane tra loro come quelle tra  fede e scienza, non hanno impedito quindi  a scienziati credenti nell'affrontare la ricerca e la scienza. E certamente anche  per i bambini è intuibile che una cosa è il fatto personale della fede e una cosa il ragionare sulle affermazioni della scienza.
Segnalo questo viedeo documentario mandato in onda dalla BBC di Sir  David Attenborough dal titolo
"Charles Darwin and the Tree of Life" cioè Charles Darwin e l'albero della vita.


Fonti: Alternativa sostenibile UAARArticolo originale di Crescere Creativamente Puoi pubblicare i contenuti in maniera parziale e con link diretto al post. In nessun caso è consentito il link diretto al download dei materiali. Per completezza di informazione consulta i Credits o contatta l'autrice.

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Da Dimitri Kovalenko
Inviato il 24 luglio a 00:35

Secondo la scrittura, Adamo ed Eva furono i primi uomini creati da Dio, che vissero approssimativamente 6000 anni fa. Secondo la scienza l’uomo è esistito in un periodo molto più antecedente. Le due linee di pensiero possono tranquillamente congiungersi grazie all’onnipotenza di Dio che in principiò creo l’uomo in una realtà in cui non esisteva la concezione di "male". Metaforicamente parlando, Adamo ed Eva sono stati scacciati da questa realtà paradisiaca, ritrovandosi in un'altra realtà, ovvero nella realtà odierna che noi tutti conosciamo, dove esiste la concezione del male, oltre che quella del bene, una realtà dove loro furono i primi esseri umani e i primi che hanno sperimentato in prima persona la vita che Dio aveva riservato per loro (quindi erano i primi nella realtà "perfetta"). Da qui si capisce che la storia di Adamo ed Eva non sconvolge minimamente la linearità evoluzionistica, e i sette giorni della creazione si riferiscono ad una creazione avvenuta nella realtà di Adamo ed Eva dove tutto è possibile, anche creare semplicemente gli astri, gli animali e tutto il resto, senza che il metodo scientifico e il tempo necessario abbiano la loro parte. In pratica loro erano i primi uomini di Dio, mentre invece, l'uomo preistorico vissuto prima di Adamo ed Eva era sì un uomo, ma poteva essere considerato come un animale evolutosi dagli animali o da qualcos'altro, che aveva due braccia e due gambe, e che potrebbe essersi incrociato con la discendenza di Adamo Ed Eva dopo che furono "allontanati" dalla realtà perfetta. Dio ha dotato l'uomo dell'inconcepibilità del concetto di "infinità" ed "eternità", nonché di altri interrogativi non spiegabili attraverso l'utilizzo dell'inconfutabile metodo scientifico, perciò rendendolo libero di non credere in lui, in una realtà a noi ostica e necessaria per la costruzione e prosecuzione del suo progetto.

Dopo aver ragionato per qualche giorno sul dilemma di come e quando sia nata la razza umana, ho partorito queste ipotesi, grazie anche a delle differenze riscontrate in Genesi tra due storie che sembrano diverse, ovvero la creazione dell'uomo nel sesto giorno e successivamente il racconto della storia di Adamo ed Eva. Se leggiamo la parte della genesi che illustra la creazione dell’uomo nel sesto giorno e successivamente la creazione di Adamo ed Eva, si può notare un particolare che differisce tra le due parti, facendo supporre che si tratta di due storie completamente diverse. Infatti in Genesi 1:26, si può notare che l’uomo fu creato nel sesto giorno ad immagine e somiglianza di Dio, mentre in Genesi 5:1 (riferito ad Adamo ed Eva, dopo i 7 giorni della creazione) il testo omette "immagine", per il fatto che "immagine" e "somiglianza" indicano due concetti simili ma diversi. Penso che "immagine" designa la natura umana in grado di concepire il male, quindi le sofferenze, invece "somiglianza" denota gli attributi ereditati da Dio come l’amore, la ragione etc. che entrambi condividono tuttora lo stesso piano. Ipoteticamente parlando, l’uomo del sesto giorno è una creatura evolutasi dagli animali, che poi con il tempo, ha sviluppato la ragione così come oggi la conosciamo, mentre Adamo ed Eva furono creati nell’Eden, e come dice la Bibbia in Genesi 2:7 (Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra), ciò significa che ha preso la loro polvere quando la terra era molto giovane, e li ha creati nell'Eden dove il concetto di tempo non esisteva, evento avvenuto prima della creazione degli alberi come si nota in Genesi 2:4,5,6 (Nel giorno che Dio il SIGNORE fece la terra e i cieli, non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché Dio il SIGNORE non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo, ma un vapore saliva dalla terra e bagnava tutta la superficie del suolo). In questa realtà perfetta, non esisteva il concetto di male, quindi erano solo a "somiglianza" di Dio. Dopo che furono creati, furono scacciati dall’Eden, per poi ritrovarsi in questa realtà in cui erano passati forse milioni di anni (perchè nell'Eden il tempo per loro non era passato), dove forse l’uomo che fu creato ad immagine e somiglianza non esisteva più a causa di un’estinzione di massa causata da qualche catastrofe naturale o da "altro", o forse esisteva ancora, e la discendenza di Adamo ed Eva si unì a questa specie, confermato in Genesi 6:1,2,3,4, in cui dice che i figli di Dio (che potevano essere i "giganti" di alta statura più longevi di Genesi 6:4) si unirono alle figlie degli uomini (ma potrebbe anche essere riferito alla discendenza di Caino che si allontanò da Dio). Lo spirito di Dio non dimorerà per sempre con l’uomo perché non è che carne, vivendo fino a 120 anni (significa che gli uomini di Dio che vivevano fino a 900 anni, in seguito vivono fino a 120 anni per via del fatto che incrociandosi con le figlie degli uomini vengono "contaminati" a livello genetico, perdendo parzialmente i geni che gli permettevano di vivere molto più a lungo).