Come questo ennesimo indagatore del paranormale, e qui sarebbe il caso aprire una parentesi
- Ma in Italia, quanti indagatori dobbiamo avere? Gordon Link, Dick Drago, Elton Cop, e chissà chi sto dimenticando, ma è possibile che l'idea di fare un fumetto in Italia nasca sempre da Dylan Dog? -
Dicevo l'ennesimo clone di Dyddo, tra parentesi characters che è morto qualitativamente ormai almeno qualche lustro fa, è messo alla gogna un pò in tutte le pagine e gruppi del famoso social su cui ho avuto la sfortuna di posare gli occhi.
Ed a ragione, perchè Daryl Dark Il buono il morto e il cattivo EP00ST01 (che scritto così sembra un torrent-file più che altro) è davvero brutto.
La storiella di 16 pagine è abbastanza insignificante, ma d'altronde non credo che quelli della Cagliostro abbiano puntato più di tanto sulla storia, credo che il motivo per cui sia così cliccata, sia dovuto al fatto che il cattivo di questa storia breve ricorda in maniera inquietante Roberto Recchioni.
Ovviamente orfano di contenuti questo numero zero, si affida alla forma per far parlare di sè, e la forma di questo coso, sembra un dipinto iperrealista della condizione del fumetto e l'editoria italiana oggi.
Sembra la diagnosi infausta di un oncologo al suo paziente.
"Sono Robert R. Relich. Il popolo del web mi definisce il nuovo H. P. Lovercraft"
"Vede Mr Dark, se volevo una recensione positiva l'avrei comprata per molto meno da qualche youtuber del momento"
Un lettering di questo genere mi fa accapponare la pelle.
In un unica vignetta si raffigura perfettamente il livello di mediocrità a cui è sceso il fumetto italiano, un media che dalla rete ha saputo attingere solo lo squallore, che dalla rete si è fatto violare ed influenzare: un fumetto che cita gli youtuber, o che identifica in Recchioni, un character da riportare su carta, è scritto da gente che di fumetto non capisce nulla, è scritto da gente cieca, incapace di vedere oltre la devastata realtà che è l'editoria italiana, è scritto da pesci piccoli, nati e cresciuti in una pozza d'acqua, poco inclini al rapportarsi ad un altro modo di concepire questo favoloso media, che ahimè esiste oltre i confini della propria limitata esperienza, un autore che prende la strada inflazionata (in Italia) dell'ennesimo detective dell'occulto, ha già perso in partenza, e non crescerà mai, è nato vecchio come Benjamin Button.
"Non mi aspetto che tu capisca...io sono un predestinato, ma il mio penultimo libro John Dioscur, fun un completo disastro commericale, nonostante se ne fosse parlato ovunque ....tv...radio..web tabloid."
Gli allegri signori di Fumetto D'Autore, il sito legato all'associazione culturale ribadiscono per l'ennesima volta le loro teorie sul flop di Orfani. Ma basta. Ma che noia.
Sulla questione Recchioni nemmeno vale la pena soffermarsi; gli screzi tra i signori dell'associazione culturale Cagliostro, (tra l'altro presumo sia una condizione fiscale, più vantaggiosa di quella dell' editore), e quello che effettivamente il web italiano ha inspiegabilmente eletto miglior autore in circolazione, sono cosa vecchia, ed hanno stufato altrettanto.
La metafora del piccolo laghetto torna prepotente, una guerra per decretare il re dello stagno, una guerra fredda (e insipida tra l'altro) combattuta sui social, tra gente che magari, e lo dico con una vena di ottimismo fuori luogo, un tempo di fumetto ci capiva pure qualcosa, ma ora queste conoscenze si sono perse come lacrime nella pioggia, visto che ormai sembra che qui si campi di citazioni dozzinali.
Veramente brutto Daryl Dark, veramente brutto come è disegnato, (a che prò quell'assistente con le fattezze di Oliver Hardy? Ma perchè?), e vogliamo parlare dell'onomatopea del suono del campanello nell'ultima vignetta?
Ma no, facciamo finta di non averla registrata. Facciamo finta sia sfuggita alle maglie della memoria.
Veramente fuori luogo l'editoriale, Daryl Dark non attinge un bel niente ne da Arthur Conan Doyle, nè da H. P. Lovecraft e tantomendo da Hodgson, non è che se in copertina metti una sorta di Cthhulhu trovato googlando il bestiario del genio inglese, stai citando Lovecraft, non è se che ti inventi il discendente di Sherlock Holmes e gli dai domicilio in Baker Street, allora stai "citando" l'opera di Arthur Conan Doyle, perchè un occhio attento, quel tipo di occhi che ahimè latita da troppo tempo, sulle fronti dei lettori italiani, alla lettura di queste 16 pagine, deduce che tu, caro autore, di Sir Doyle, non hai mai aperto un libro.
Ma la cosa più brutta di Daryl Dark è cosa vuole comunicare, vuole comunicare agli aspiranti autori, fondamentalmente di annullarsi, in Italia oggi se vuoi essere letto devi proporre materiale che abbia lo spessore narrativo di un meme, alla peggio, se vuoi vendere, devi uniformarti al mediocre standard qualitativo imposto da quel famoso Robert R Relich che nel web italiano ha una onnipresenza che manco l'agente Smith di Matrix.
Daryl Dark dice al fumettista italiano del domani, che non deve inventarsi nulla, quello che vende qui non è la qualità, non occorre spremersi le meningi, i binari sono già montati, le vie già segnate, l'initimismo adolescenziale di borgata di Calcare, il fumetto piatto e scontato di Recchioni, la cui ultima fatica, Battaglia, un' idea riciclata e vecchia di almeno 20 anni, finora mi ricorda la scaletta delle puntate dei documentari sui misteri d'Italia di Lucarelli, a 'sto giro c'è Ustica, ed il mese prossimo?
La banda della Magliana?
La strage alla stazione di Bologna?
O peggio l'insulsa demenzialità di Sio e del suo Scottecs, che forse più di tutti, con la complicità del lettore lobotomizzato, ha dato il colpo di grazia al fumetto italiano.
Insomma cari fumettopeniaci diciamocela nuda e cruda, non può che peggiorare, con questo mondofumetto nostrano pacchiano e paesanotto, infestato da primedonne convinte delle proprie qualità e personaggi livorosi, che hanno smesso di darsele tra i banchi di Lucca e si sono spostati sul media stesso, riducendo il lettore alla stregua della casalinga pettegola, che sfoglia Novella2000.
Finchè esisterà questa infinita pletora di Blogger, 'tuber e Cosplayer e chi più ne ha più ne metta, che nascono come funghi, che twittano selfie in giro con copertine di fumetti che leggeranno solo per dire l'ho letto, allo scrittore, questa ruffianeria spinta al punto darebbero via la nonna per questa effimera visibilità di cui dopo tanto tempo non ho ancora capito i vantaggi.
Ma sopratutto, e quasi mi spiace dirlo ma finchè avremo questi lettori, il fumetto italiano non può che peggiorare.
Qui il fumetto è stato snaturato della sua funzione primaria: la lettura.
E se ci pensate è da mettersi un cappio al collo, negli anni '80 in America ci fu la British Invasion, qui da noi, in questi anni, gli anni 2000, che erano immaginati dagli scrittori tardo-vittoriani, come un futuro saturo di meraviglie, sono caratterizzate da una invasione molto più indigesta, una pacchiana invasione di barbari ignoranti che dubito andranno via tanto presto.
Non finchè esisteranno situazioni di imbarazzante ruffianeria priva del benchè minimo gusto come queste: http://www.slowcomix.blogspot.it/2015/07/evilsio.html
Che ovviamente lo stesso Recchioni approva.
Insomma confidiamo tutti nell' ISIS.
Baci ai pupi.
Uh quasi dimenticavo, in sintesi questo Daryl Dark Il buono il morto e il cattivo EP00ST01 che ribadisco non è un file torrent, è da leggere?
No, a meno che non siate tra quelli che dal fumetto chiedono tutto tranne che intrattenimento ed emozione. Avrà un seguito?
Boh, sinceramente non credo, ma l'Italia è una sorta di zona negativa dove tutto è lecito e tutto è possibile.
E' giusto l'ennesima istantanea he ribadisce il concetto che se mai siamo stati un paese di fumettari di qualità, è successo ormai troppi anni fa.
Ribaci ai pupi.