Data Scientistist: lo scienziato dei big data

Da B2corporate @b2corporate
Data Scientist ovvero lo scienziato dei dati! Sembra questa la professione emergente almeno in diverse multinazionali americane  e che sarà in crescita nei prossimi anni.

Le aziende  si stanno rendendo conto che i dati contenuti nei propri sistemi informativi sono un patrimonio aziendale che se ben strutturato, elaborato e analizzato può offrire un adeguato supporto in ambito manageriale e strategico. L’era della digitalizzazione coincide con il concetto dei management dei big data. Ecco pertanto la necessità di avvalersi di analisti sempre specializzati nell’elaborazioni dei dati aziendali a 360° e con riferimento ai nuovi mondo social che si sono sviluppati con l’evoluzione di internet.
I dati aziendali provenienti dai canali social attivati dalle aziende devono essere decifrati e analizzati con metodo perché sono in grado di far esplodere una miriade di informazioni: pareri, reputazioni del brand, richieste, feedback su prodotti e servizi ecc.
Tutto questo se ben interpretato e preso in stretta considerazione può fornire utili informazioni che potrebbero portare a cambiamenti e scelte decisionali su processi, canali di distribuzione, migliorie da apportare ai prodotti, nuove opportunità di business.
I data scientist sono pertanto figure professionali in grado di fare un minuzioso data mining analitico in grado di “estrapolare risposte a dilemmi strategici”, partendo dal dato grezzo, elaborandoli e e convertendoli in forme di reporting analizzabile e aggregato.
Ma quale know how deve possedere un data scientist?
Sicuramente sapere di informatica e conoscere un linguaggio di programmazione, deve poi avere ottime basi di mate¬ma¬tica, sta¬ti¬stica, business intelligence. Social science
Il mix deve essere poi arricchito di una buona dose di creatività, analiticità.
La EMC ha creato un'interessante infografica sul Data Scientist che potete trovare qui.