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Edward Snowden, la talpa dell’NSA, incontrerà oggi i rappresentanti delle Ong per i diritti umani.
Bloccato dal 23 giugno nella zona di transito dell’aeroporto Sheremetyvevo, Snowden ha scritto una richiesta d’incontro ad un gruppo di avvocati e difensori dei diritti umani per denunciare la persecuzione portata avanti dall’amministrazione USA.
La talpa dell’NSA rischierebbe infatti l’ergastolo o addirittura la condanna a morte se processato negli Stati Uniti.
Il meeting è previsto alle 17.00 ora di Mosca (le 15 in Italia) nel terminal C dell’aeroporto russo. Tra gli interlocutori di Snowden si prevede la presenza di Serghiei Nikitin (Amnesty International), dell’Ong Krido legal, di Transparency International, di una rappresentanza Onu in Russia e dell’attivista Olga Kostina che dichiara «Si è creata una situazione difficile: dal un lato non possiamo estradare Snowden in un Paese dove rischia la pena di morte, dall’altro i rapporti con gli Usa non sono molto buoni e non vorremmo aggravarli».
Nessuna risposta ufficiale per quanto riguarda l’offerta d’asilo del Venezuela e degli altri stati sud americani tra cui Bolivia e Nicaragua.
Intanto continuano a trapelare nuove rivelazioni sullo scandalo Datagate. Secondo il Guardian, la Microsoft avrebbe consentito alla National Security Agency una accesso diretto ai dati degli utenti. Oltre alle chat sul nuovo portale Outlook.com sembra siano state divulgate informazioni anche sulle conversazioni video e audio effettuate attraverso Skype (acquistato nel 2011 dalla Microsoft). Dalla Sylicon Valley è stata immediata la replica: “Microsoft non concede e non offre al governo nessun accesso diretto a nessuno dei suoi prodotti. Abbiamo chiari principi che guidano le nostre risposte alle richieste del governo per le informazioni sui consumatori”
Il Cremlino, dopo la notizia delle intercettazioni delle comunicazioni di Dmitri Medvedev al G20 di Londra, ha deciso di scrivere i suoi documenti più riservati su carta mettendo al bando i computer. Il Servizio federale di Protezione ha infatti ordinato 20 macchine da scrivere per un totale di 486.500 rubli.
Resta da vedere intanto quale sarà la sorte di Snowden.
Articolo di Olga Anna Furchì