Dati macro disastrosi: Wall Street vola

Da Pukos

I tassi di questo passo non verranno mai alzati

Record storici per Unitedhealth, The Travelers, Home Depot e Walt Disney. In calo Du Pont. Sul Nasdaq torna a volare il comparto biotech.

Con dati macro così allarmanti si rafforza l’idea che nella riunione della Fed di domani e dopodomani si finisca per non prendere alcuna decisione, nemmeno quella di non scrivere più che la Fed sarà “paziente”.

Ed allora le Borse salgono così, senza motivo, anzi domina il controsenso e l’illogicità, cioè peggio va l’economia e più salgono i listini di Borsa, è così in tutto il mondo. Personalmente trovo questa situazione pericolosissima, è ovvio che può continuare, ma non all’infinito e più andiamo avanti di questo passo più l’esplosione finale sarà devastante.

Oggi venivano diffusi tre dati macroeconomici, si cominciava con il NY Empire State Index, ossia l’indice che monitora l’andamento del settore manifatturiero nel distretto di New York, il dato di febbraio (7,8 punti) era previsto per il mese in corso in ascesa (8,8 punti) ed invece è diminuito (6,9 punti).

Si proseguiva poi con la produzione industriale che nel mese di febbraio è cresciuta soltanto dello 0,1% mentre gli economisti prevedevano un ben più corposo +0,3%.

Per concludere poi con la fiducia dei costruttori edili (53 punti) scesa ai minimi degli ultimi otto mesi, mentre le attese erano per un aumento a 56 punti.

Insomma non ne è andata bene una, ed ecco così spiegato il boom che hanno avuto oggi i tre principali indici di Borsa degli Stati Uniti.

Domani avremo ancora dati riguardanti il mercato immobiliare, mentre mercoledì, a margine della decisione sui tassi sentiremo cosa ci dirà la Yellen. Il giorno seguente avremo ancora un diluvio di dati macro a partire dai consueti riguardanti il mercato del lavoro (ma conosceremo anche il Philadelphia Fed ed il Superindice).

Insomma può veramente succedere di tutto. La seduta odierna, visto la pioggia di acquisti che ha caratterizzato tutti gli indici, sembra indicarci che il mercato crede ancora nella “pazienza” della Fed, io vi ho già detto un’infinità di volte, ma lo ripeto sempre volentieri, che più della pazienza la Fed sta dimostrando l’incapacità di uscire da una situazione nella quale si è infilata ormai da anni.

Dow Jones (+1,29%) nuovi record storici per Unitedhealth (+2,84%), The Travelers (+2,07%), Home Depot (+1,46%), Walt Disney (+0,87%), han guadagnato oltre due punti percentuali anche 3M Company (+2,13%) e Procter & Gamble (+2,11%)

Due i titoli in controtendenza: Intel (-0,32%), ma soprattutto Du Pont (-4,26%) dopo la bocciatura da parte di BofA Merrill  Lynch.

S&P500 (+1,35%) torna a volare il biotecnologico Amgen (+5,69%) così come Raytheon (+2,89%) che, in intraday, ha anche ritoccato il proprio massimo storico, quindi risale anche Anadarko Petroleum (+2,83%)

Ancora in calo Freeport McMoran (-0,94%), ottavo ribasso consecutivo per National Oilwell (-0,82%) quindi Hewlett Packard (-0,15%).

Nasdaq (+1,19%)  settore biotech ancora sugli scudi con Regeneron Pharma (+5,21%) che ovviamente polverizza per l’ennesima volta il proprio record storico, superando non solo i 440, ma addirittura i 450 dollari. Grande seduta anche per Illumina (+4,52%) e Xilinx (+4,15%).

Scende ancora Netflix (-3,75%), ennesimo ribasso per Wynn Resorts (-1,13%) che ha dimezzato il proprio valore rispetto ad un anno fa, ed infine Micron Tech (-0,77%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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