Anche l’amore, ed i suoi surrogati, cambiano ai tempi della Rete. Lo scandalo scoppiato a metà agosto con la divulgazione in rete dei dati personali di molti frequentatori di Ashleymadison.com ne è solo l’ultimo esempio e la ricerca di “incontri online” restituisce 857mila risultati in 0.23 secondi.
Se gli skills del tombeur de femmes applicati ai social media sono un percorso quasi esclusivamente per professionals del settore, le dating apps, le applicazioni per conoscersi, si moltiplicano e prendono sempre più piede nell’epoca del mobile first.
A fornire un’idea della diffusione del fenomeno arrivano i dati su le sette principali applicazioni: Tinder, OkCupid, Hinge, Match, Zoosk, Coffee Meets Bagel e Bumble.
Tra questi è Zoosk ad avere la fan base più ampia su Facebook ed anche il numero maggiore di follower su Twitter. Se è sempre Zoosk ad avere il maggior numero di mi piace e di commenti invece è Tinder quello che ottiene più condivisioni.
Per quanto riguarda il nostro Paese è sempre Zoosk a mantenere il primato mentre Tinder spopola in Brasile, Match.com in Canada e Hinge in India. Tutte le dating app sui social hanno solamente account internazionali in lingua inglese e nessuno, se si esclude OkCupid che però è fermo a settembre 2014, ha una strategia di content marketing.
Molto probabilmente per accrescere brand awareness e penetrazione dei diversi mercati dovrebbero usare un approccio sulla falsariga di quello di Pornhub con Insights come ottimamente esemplificato dall’ultimo articolo con i dati su porno e Oktoberfest.