David Herbert Lawrence “Un racconto d’inverno”

Da Lielarousse

Roma 10 dicembre 2013

Ieri i campi sparsi di neve erano solo grigi,
e ora i fili d’erba più lunghi spuntano a fatica;
le profonde orme  di lei segnano la neve, e vanno
verso i pini, sull’orlo bianco del colle.

Non posso vederla, finché la pallida sciarpa della nebbia
nasconde il bosco scuro e l’arancio opaco del cielo;
ma lei aspetta, lo so, impaziente e fredda e
singhiozzi trattenuti lontano nel suo sospiro di gelo.

Perché viene così sollecita, quando dovrebbe sapere
che è solo più vicina all’inevitabile addio?
Erto è il colle, sulla neve i miei passi sono lenti.
Perché viene, quando sa bene quel che ho da dire?

David Herbert Lawrance conseguito il diploma di maestro, lavorò come insegnante e si dedicò alla letteratura, pubblicando i suoi primi versi sulla rivista londinese “English Review”.
Nel 1914, dopo essersi sposato con la moglie di un suo ex professore, iniziò con lei i vagabondaggi che sarebbero cessati solo con la morte.
In quegli anni fu in Germania, Austria, Italia.
Istigazione al vizio e oscenità furono le accuse mosse dalla morale del tempo all’uscita dei suoi anticonvenzionali romanzi L’arcobaleno Donne innamorate.
Ammalato di tubercolosi e sempre alla ricerca di un clima favorevole, Lawrence intraprese un viaggio in giro per il mondo fermandosi in Australia, Messico, e Francia, paesi che gli diedero innumerevoli spunti letterari.
Le sue opere narrative appaiono contraddistinte da un verismo indagatore dell’intreccio tra rapporti di classe, relazioni psicologiche e sessualità.
I più famosi romanzi sono Il serpente piumato e L’amante di Lady Chatterley, quest’ultima fu la sua opera più discussa e censurata.
Tra le dodici brevi raccolte di liriche, Uccelli, bestie e fiori Guarda! Ce l’abbiamo fatta! sono le più interessanti.

A domani

Lié Larousse



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