"Marginale e in declino"Esplicito il timore che il Paese possa diventare la palla al piede dell'Eurozona: "Paralizzata da Berlusconi" dall'inviato FEDERICO RAMPINI
DAVOS - Gli altri leader europei vengono qui per "dare la linea" al World Economic Forum. In 48 ore si succedono a Davos Nicolas Sarkozy, David Cameron, Angela Merkel: espongono una visione dell'Europa, le loro ricette per la ripresa, le strategie verso l'America e i paesi emergenti. All'Italia tocca un ruolo diverso a Davos: quello dell'imputata."Malgrado la sua storia, il suo patrimonio culturale, la forza di alcuni settori della sua economia, il paese ha difficoltà di governance e un'influenza sproporzionatamente piccola sulla scena globale. Le sue prospettive economiche e sociali appaiono negative". [...]
Nessun rappresentante di governo è all'appello: il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, pur presente a Davos, fissa una conferenza stampa altrove, nello stesso orario. Tocca a Michael Elliott, direttore del magazine Time, aprire il fuoco: "Contate molto meno di quel che dovreste nell'economia internazionale, i problemi del vostro governo vi precludono di svolgere il ruolo che vi spetta". Segue l'economista Nouriel Roubini,l: "Di solito parlo solo di economia ma nel vostro caso il problema del governo è diventato grave, è una vera distrazione che v'impedisce di fare quello che dovreste. Siete di fronte ad accuse di una vera e propria prostituzione di Stato, orge con minorenni, ostruzione alla giustizia. Avete un serio problema di leadership che blocca le riforme necessarie".[...]
Quindi Bishop lancia la palla nel campo degli italiani: "I gravi reati di cui Silvio Berlusconi è accusato sono ben noti. Ma a voi sta bene lo stesso? E' questo il governo che volete?
La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia nel replicare sottolinea quanto la forza del tessuto produttivo resti notevole: "Siamo il secondo esportatore europeo dietro la Germania, il quinto nel mondo, con punte di eccellenza non solo nei settori tradizionali ma nella meccanica, nella robotica, nei macchinari elettronici". Anche lei però descrive un'Italia "introversa, ripiegata su se stessa, distratta rispetto a quel che accade nel resto del mondo, soprattutto per colpa dei suoi politici".[...]
Sì siamo distratti,o meglio, siamo isolati dal resto del mondo, a causa delle nostre beghe, come dice giustamente Michele Serra nell' "amaca" quotidiana su Repubblica :
Sì, tutto più che vero e giusto, ma noi abbiamo un problema enorme e bisogna risolverlo per poter tornare alla normalità, per fare ancora parte del mondo intero, per avere ancora credibilità, per ritrovare la nostra DIGNITA', buttata nel cesso da questa cricca di lestofanti. Probabilmente all'estero non si rendono conto -infatti si chiedono come facciano GLI italiani a rispettarlo ed eventualmente a votarlo ancora- che la metà dell'Italia lo disprezza, ha orrore di lui e del suo governo, ma questo nessuno lo dice, ci accomunano tutti in un calderone di mentecatti pronti a farsi plagiare da uno pieno di soldi e di donne.