Dawson's Creek

Creato il 14 gennaio 2015 da Sofasophia @SofasophiaBlog


Cari lettori, 
odio le premesse ai post ma questa è doverosa, poichè, come potete notare dalla data del mio precedente post, mi sono assentata improvvisamente dalla blogosfera per qualche settimana.
Vi comunico ufficialmente che non vi siete sbarazzati di me, mi sono presa solo una piccola vacanza estemporanea per ovviare alla mia fastidiosa allergia alle festività, ma ora sono tornata a pieno ritmo a rompervi le scatole con i miei poemi di recensioni. "Pieno ritmo" è un eufenismo considerando che sono in piena sessione esami universitari, ma fingeremo che io sia una persona organizzata e che abbia già programmato tutti i post da qui a febbraio.
Ma bando alle ciance non mi dilungo più in chiacchiere e andando contro corrente vi auguro un buon ritorno alla normalità!



Ai lettori di Sofàsophia

Aver vissuto la propria adolescenza negli anni '90 vuol dire una sola ed unica cosa: essere cresciuti a suon di pane e "anawanaway". L'unico telefilm su cui l'opinione dei telespettatori è unanime: Dawson è uno sfigato di prima categoria! Ma non uno di quegli sfigati che vanno di moda ora, stile nerd, alla Big Bang Theory per capirci, no! lui è proprio il prototipo dello sfigato senza possibilità di recupero: zerbino ai massimi livelli storici, privo di dignità ed è pure sfigato nel senso di sfortunato.
..E pensare che è il protagonista!
Nonostante tutto ciò, però, a noi Dawson's Creek piace e piacerà per sempre! Si! Perchè sia che tu fossi dalla parte di Dawson in attesa di un riscatto sociale o quanto meno morale, sia che tu godessi delle sue sventure, i motivi che ti tenevano incollato al televisore erano altri quattro: Joey, Jen, Jake e Peacy!
Ogni stagione portava l'entrata nel cast di qualche nuovo personaggio, ma gira e rigira alla fine dei fatti rimanevano sempre loro cinque, gli amici d'infanzia che tutti almeno un volta abbiamo desiderato di avere!
È incredibile come in una cittadina semisconosciuta, Capeside, che doveva rappresentare la fiera della monotonia e della noia, si trasformasse, invece,ogni volta nello scenario delle più disparate peripezie di adolescenti in via di sviluppo! Di questo non possiamo far altro che ringraziare Kevin Williamson l'ideatore della serie, che ha dato il via alla nascita di un genere di grande successo che tutt'ora non subisce battute d'arresto: il teen-drama.
Ricordo chiaramente quando uscivo da scuola in fretta e furia per tornare di corsa a casa per non perdermi nemmeno un minuto del mio telefilm preferito. A distanza di anni rivedendomi tutte e sei le stagioni, mi accorgo che non è poi sto gran capolavoro, sia a livello registico che a livello di sceneggiatura, anche se, però, io salverei le musiche, perchè sono davvero da malinconia-anni-90, ma come poter anche solo criticare un prodotto destinato ad un pubblico adolescenziale finalizzato alla formazione?
Guardandolo bene, infatti, non sarà il capolavoro dei capolavori ma il suo obiettivo lo raggiunge a pieni voti: è un telefilm destinato a far riflettere i giovani, a dare dei consigli, a insegnare qualcosa e probabilmente se oggi sono quella che sono in una piccola parte è grazie anche alla combricola di Dawson! Le tematiche affrontate nel corso delle sei stagioni sono innumerevoli, dal rapporto con i genitori, alla propria sessualità, all'uso di droghe, bullismo e chi più ne ha più ne metta.
Visto con gli occhi di un ragazzo del 2015 può non sembrare tutta sta grande novità, siamo pieni di telefilm che trattano questi argomenti, ma se pensiamo agli anni 90, ad eccezione di Beverly Hills, Dawson Creek era l'unica serie che ricoprisse il ruolo di guru di vita per i giovani. Credo che chiunque abbia amato questo TF abbia altrettanto odiato le smorfie di Katie Holmes (Joey) e la viscidità di James Va Der Beek (Dawson), ma a conti fatti l'interpretazione a livello generale non era poi male, punti di forza sono stati sicuramente la simpatia e l'espressività di Joshua Jackson (Peacy), l'ottima performance di Michelle Williams in un ruolo decisamente impegnativo, Jen la ragazza con una storia drammatica alle spalle sulla quale grava un profondo percorso di maturazione, e infine Kerr Smith (Jack), fantastico nell'interpretazione di un ragazzo che scopre di essere omosessuale.
Gli interpreti secondari non sono da meno, a volte le storie degli adulti sono ancora più interessanti di quelle degli adolescenti: genitori che si tradiscono, nonne che suppliscono alla mancanza dei genitori, sorelle che si prendono cura dell'intera famiglia e così via. In definitiva per quante carenze tecniche uno al giorno d'oggi potrebbe trovare in Dawson's Creek io non mi sento assolutamente di criticarlo perchè ancora oggi gli riservo un posto speciale nel mio cuore e ogni volta che becco una replica in tv non posso far ameno di incantarmi al suono della leggendaria sigla "anawanaway".

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