Day 19 – The poorer, the happier

Creato il 17 agosto 2010 da Thechinup

Domenica era festa nazionale e, con gli altri intern, ne abbiamo approfittato per fare un giro in barca sulle rive del fiume. Sulle sponde del fiume lavorano migliaia di persone, immagino per meno di un centinaio di taka al giorno (1 €), che si occupano di riparare navi e attività correlate. Con loro vivono i loro figli: ridono e scherzano tra di loro. Non chiedono la carità, ma solamente il tuo nome.

Sembrano inconsapevoli di vivere in una baraccopoli, inconsapevoli che la camera che condividono con i genitori e i fratelli è più piccola della camera dove dormiamo noi, da soli. Sono spensierati e si divertono con poco, hanno sempre il sorriso sulle labbra e un tuo sorriso ricambiato può cambiargli la giornata. Se poi, con il tuo bangla improvvisato, gli dici il tuo nome e che sei italiano (Italia-Desh) , sono ancora più felici. E’ incredibile come un piccolo gesto possa fare felici bambini, che non hanno niente, se non un’enorme dignità.

“If this little action makes so many people so happy, why shouldn’t I do more of this?” (M. Yunus)

G.



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