Daydreamer.

Da Oliviabluebell
Ci sono giorni in cui lo stare in mezzo alla gente diventa non dico un problema, quanto una vera e propria difficoltà.
Ci sono giorni in cui vorrei circondarmi solo di silenzio e nulla più e sentire solamente il frusciare dei miei pensieri.
Ci sono giorni in cui vorrei che le dita che scorrono sulla tastiera producano qualcosa che corrisponde a quello che io ho in testa e non a quello prodotto da altri.
Ci sono giorni in cui il mio appetito si riduce all'osso e un bicchierone con un passato di verdura e dei crostini  al volo mi sembra il pranzo migliore che mi possa concedere.
Ci sono giorni in cui andare al parco, cercare la panchina giusta, sedersi, aprire il libro e iniziare a leggere ti fa dimenticare dove sei e non ti fa sentire il vento che si alza e i nuvoloni grigi che ti passano sopra la testa.
Ecco, oggi era uno di questi giorni, di quelli in cui la mia voglia di aprire bocca e parlare è pari a zero e quindi mi limito passivamente e molto disinteressatamente ad ascoltare ciò che gli altri hanno da dire, quasi come se fossero cose che a me non toccano, quasi fossero cose che non mi riguardano.
Perchè forse tu sai già cosa devi fare, ma sai anche che ci sarà il momento giusto per farlo. Sai che ti sei data delle linee guida, degli obiettivi, che vuoi riprendere il bandolo della matassa che in questi ultimi anni hai relegato in un cassetto per accontentarti, di fatto.
E allora oggi è stato anche uno di quei giorni in cui ho deciso che ai sogni non bisogna rinunciare mai, che possono essere incompatibili con la tua attuale quotidianità oppure possono diventare il binario parallelo oppure non vedranno mai la luce.
Ma almeno, in cuor tuo, sai che ci hai provato.