Con 245 favorevoli, 1 contrario e 80 astenuti il Ddl esodati riceve l’ok della Camera. Il 35% di Montecitorio assente, con il Pd lasciato praticamente dal solo ad approvarlo ringraziando gli astenuti nei M5S che consentono il raggiungimento del numero legale.
Il Testo Unico in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico riceve il via libera della Camera dei Deputati. L’unione dei 7 testi sugli esodati (2 del Pd, 2 della Lega, 1 di Fi, 1 di Sel, 1 del Misto) passerà ora all’esame del Senato.
Un testo quindi che mette insieme maggioranza e opposizione, che però ha avuto un esito finale al quanto particolare. 75.2% di voti favorevoli, 0.3% di contrari e un 24.5% di Deputati astenuti. Uno scarto di 244 voti, con un solo voto ribelle.
Quello che stupisce, o forse non troppo, è il dato delle assenze, ben 221, il 35% della Camera. Al momento del voto erano presenti in Aula solamente il 51,7% dei Deputati, raggiungendo il numero legale per il rotto della cuffia.
Altro dato da notare è il comportamento delle opposizioni. Forza Italia vota a favore del provvedimento, mentre il resto dei partiti, Sel-M5S-Ln-Fdi, si astengono nel voto finale. Primo voto di rilievo per i fuoriusciti da Sel, capeggiati dall’Ex capogruppo Migliore, che votano a favore dell’atto.
Il provvedimento introduce la sesta salva-guardia, la possibilità di pensionarsi con i requisiti ante-riforma Fornero, anche per gli esodati, facendo arrivare il totale degli aventi diritto a 170mila.
il resoconto della votazione
Per approfondimenti:
- l’iter dell’atto
- il dettaglio del voto