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De Filippi:"Se a Mediaset comandassi io, chiederei a Santoro di tornare" (La Repubblica)

Creato il 13 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
La stanza dove lavora, nel palazzo anni Venti del quartiere Prati, racconta molto di lei. Alle pareti le foto dei cani di una vita, su tutti il bassotto Cassio, ritratto come in quadro di Warhol, il padre bello come un attore, la foto del figlio, l'espositore di Chupa Chups, il libro con le opere del Louvre. Maria De Filippi porta skinny jeans e una maglietta di cotone azzurra. Sveglia alle 7 e mezza con i giornali "ma deve leggerli prima Mauri (Maurizio Costanzo, ndr), non si scappa" ride. "Poi non li leggo proprio tutti, Il romanista non lo sfoglio", anche quest'anno è la protagonista della stagione di Mediaset. Presenta il temibile Uomini e donne, sabato debutta con Italia's got talent su Canale 5, da novembre torna Amici e a gennaio C'è posta per te.
Maria, è una multinazionale. Mi pesa enormemente e riguarda solo me stessa, se vado male mi danno un calcio nel sedere, ce l'ho chiarissimo. Vai in onda quando garantisci la pubblicità, Mediaset è una tv commerciale: so che quell'azienda non è la mia famiglia. Distinguo gli affetti, quando non andrò più bene in tv penso che solo Piersilvio Berlusconi mi risponderà al telefono, perché abbiamo un rapporto. Mi parla anche dei figli.
Si vede in tv tra vent'anni? Me lo sono chiesto. Ho sposato un uomo che era il centro della tv, quando hai potere ti chiamano tutti, poi spariscono. Ora Mauri fa il Costanzo show in radio, duemila telefonate in due ore: il dato ti consente di lavorare, la soddisfazione è l'affetto della gente. Mi vedo a produrre programmi.
Guarda la televisione? Poco, soprattutto le fiction: The good wife e le serie con la mia amica Sabrina Ferilli. L'informazione di Mediaset non mi piace, si potrebbe fare un bel salto di qualità: non hanno il coraggio del dibattito aperto. A volte penso che la fortuna di Santoro, Formigli, Mentana derivi da Mediaset.
Che avrebbe fatto? Al posto dei vertici avrei chiesto a Santoro di tornare, lasciandolo libero. Se c'era Fede non c'era bisogno di avere venti Fede. Lo stesso sbaglio che fa la sinistra quando si fissa solo con Guccini e De Gregori.
L'ha infastidita la polemica su Moreno alla Festa del Pd? La sinistra che considera i ragazzi deficienti fa un errore enorme, lo stesso di Mediaset quando fa un'informazione a senso unico: perdi credibilità. Non capiscono che De Gregori può stare insieme a Moreno, che passato e presente possono convivere. Moreno aggiunge una fetta di pubblico. Se Santoro fosse a Mediaset lo guarderebbero tutti e attaccherebbe Berlusconi dall'interno. Il Cavaliere, che è un comunicatore, è andato ovunque.
La sinistra da lei fa show: Renzi ad Amici, Fassino in lacrime a C'è posta per te. Il lato umano di Renzi paga, lui non ha paura di farlo vedere; gli altri fanno finta di non averlo. Trovo molto intelligente la Boldrini, l'avevo invitata ad Amici ma era impegnata. Veltroni non è potuto venire ma la prossima stagione conto di averlo.
L'ospite più ambito? Fiorello a C'è posta è un sogno, non glielo chiedo neanche. È un talento unico con una sua fragilità, ha fatto il 60% di share in Rai.
Cosa fa quando la attaccano? Ho imparato a distinguere gli attacchi, dipende da chi critica. Quando sparano il mio nome per finire sui giornali me ne frego.
Perché continua a fare Uomini e donne? Lo sapevo che me l'avrebbe chiesto. È una trasmissione di intrattenimento non presuntuosa ma vera, ai tronisti ho rinunciato: uno fa il pizzaiolo, l'altro l'ufficiale di Marina... Ma il successo di Uomini e donne è con gli "over", gli anziani che invece di andare in un'agenzia matrimoniale vengono a cercare compagnia in tv e si divertono.
Pensa che Amici aiuti davvero i giovani? Abbiamo fatto le borse di lavoro per cantanti e ballerini. Mi piacerebbe dedicare tre minuti alla speranza: offrire un'occasione di lavoro ai ragazzi. A Cernobbio premiano i geni, se quelli che vogliono essere sponsor di Amici mi aiutano, possiamo dare una mano a qualcuno che ha un'idea forte. E sarei ben contenta di togliermi dieci minuti di Uomini e donne restituendo pubblicità agli sponsor.
Chi sono le donne che contano in tv? Littizzetto, Gabanelli. Io ho un peso pubblicitario, ma non incido. Oggi ho conquistato credibilità, sono partita come "moglie di...", penso sempre di dover dimostrare qualcosa.
Intervista di Silvia Fumarola per "la Repubblica"

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