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De Mattei se la prende con Messina e Varsavia, dietro ispirazione di due "santi" canonizzati da Wojtila

Creato il 25 aprile 2011 da Andream
Roberto De Mattei, lo storico del Cristianesimo (presso l'università dei Legionari di Cristo) che le lungimiranti Letizia Moratti e Mariastella Gelmini hanno elevato alla vicepresidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha trovato un altro bersagilio, dopo atei e giapponesi: i messinesi colpiti nel 1908 dal sangunioso terremoto e la popolazione di Varsavia, devastata dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

Secondo De Mattei, dietro le catastrofi c'è sempre Dio, e il terremoto del 1908 sarebbe stato mandato da Dio contro Messina per colpire l'ateismo dei messinesi (Messina è famosa per essere una città atea!), mentre la distruzione di Varsavia per mano nazista sarebbe stata orchestrata da Dio per punire i varsaviesi degli aborti che praticavano (Varsavia, la città dell'aborto!).
Due sono le considerazioni da fare. Per l'ennesima volta, va sottolineato che questa persona non è all'altezza di ricoprire la seconda carica del principale istituto italiano di ricerca, quali che siano i suoi agganci con congregazioni cattoliche conservatrici (per di più in disgrazia, dopo la scoperta delle malefatte del loro fondatore, Marcial Maciel Degollado).
Secondo, va notato come De Mattei non sia poi così isolato, nel variegato mondo del pensiero cattolico. Sebbene Raniero Cantalamessa abbia affermato che «terremoti, uragani e altre sciagure che colpiscono insieme colpevoli e innocenti non sono mai un castigo di Dio», e che affermare il contrario significa «offendere Dio e gli uomini» (bontà sua), le posizioni di De Mattei sono riconducibili a due figure di spicco del cattolicesimo del XX secolo. Il vaneggiamento di De Mattei contro Messina, infatti, riprende quello di Annibale Di Francia, proclamato santo da Wojtyla; quello contro Varsavia, città martire della ferocia nazista, è invece mutuato dalla visionaria Faustina Kowalska, anch'essa canonizzata da Wojtyla.
Possibile che dopo duemila anni, nella Chiesa si possano annidare ancora oggi posizioni così oscurantiste? Possibile che personaggi che, magari per essere vissuti in un'altra epoca, sono portatori di messaggi così nefasti e disumani siano considerati santi, e presi a modello da cristiani così influenti? Possibile che Wojtila non fosse a conoscenza delle affermazioni di queste persone, e le abbia ritenute degne di essere canonizzate?
Marco Pasqua, "Messina e Varsavia punite da Dio e il Vaticano censura De Mattei", laRepubblica, 23 aprile 2011. Ricordo la petizione per chiedere le dimissioni di De Mattei dal suo incarico al CNR: http://www.petizionionline.it/petizione/dimissioni-del-vicepresidente-del-cnr-roberto-de-mattei/3730

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