L’impegno in politica di Montezemolo viene ciclicamente prospettato dagli analisti, salvo essere smentito nei fatti. Tuttavia, l’ex leader degli industriali ha pianificato una fase di “purificazione” dell’immagine mediatica (con l’abbandono delle cariche di rilievo che occupava) con lo scopo di ripresentarsi “fresco” davanti a un elettorato, fiaccato dai soliti litigi che minano la capacità di scelta della classe dirigente. Montezemolo, insomma, sta attendendo il momento propizio per candidarsi alla guida del Paese, arrivandoci senza il naturale logoramento a cui devono sottoporsi i leader politici.Però è anche vero che la fondazione Italia Futura non necessariamente è da considerarsi la svolta politica di Montezemolo. Il quale potrebbe proseguire a oltranza con i suoi editoriali e nulla più, con buona pace dei pidiellini rancorosi perché critica il Cav. Ma sulle fondazioni c’è sempre un dietrologismo tutto nostrano. Ne avevo scritto anche sul vecchio blog, facendo riferimento all’O.S.E.C.O.. Conclusione: non credo che Montezemolo sia davvero interessato a una discesa in campo. Non adesso, almeno. E lo ha detto chiaramente lui stesso, sostenendo una certa contrarietà al voto anticipato A meno che, riprendendo lo spunto di Sfera pubblica, non voglia mettere insieme i cocci, vagliare lentamente qualsiasi opportunità e proporsi quale nuova guida quando il tempo giocherà a suo favore. Son buoni tutti, così. Francamente diffiderei.
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