Scritto da Chris Floyd
Empire Burlesque
(AGGIORNAMENTO DI SEGUITO)
E’ venuta alla luce una lettera di conferma sull’intenzione del governo britannico di unirsi agli Stati Uniti nell’azione Hitleriana contro l’Iraq, anche senza una risoluzione ONU che autorizzasse espressamente l’azione.
In un certo senso, la nuova rivelazione non aggiunge nulla all’autentica montagna di prove che già abbiamo sugli intenti criminali dei leader occidentali – in gran parte direttamente, e senza vergogna, dagli stessi mandanti criminali, nelle memorie di Bush, Blair, Cheney, Rumsfeld e altri.
Ma è utile ricordare quello che sta già diventando storia antica, irrilevante per la popolazione e la classe politica: l’assassinio di un milione di esseri umani, uno dei crimini più atroci dell’era moderna.
E, naturalmente, una delle ragioni primarie – forse la ragione principale – per cui questa indicibile atrocità è stata completamente sepolta, è l’oscena insistenza dell’amministrazione Obama a seppellire, a dverse braccia di profondità, tutti i crimini dei suoi predecessori… aggiungendone altri, con implacabile, instancabile energia.
Cercate di capire questo: gli assassini di un milione (e quasi certamente più) di persone innocenti oggi stanno camminando libere, protette, coccolate e onorate da un sistema che i loro successori hanno cercato di conservare ed espandere risolutamente…aggiungendo nuovi crimini al registro di sangue, distruzione, sofferenza e morte.
Potete cercare questa storia sordida e immorale da soli, in una miriade di fonti. (Ad esempio: basta cercare "Iraq" in questo sito e scavare, attraverso anni e anni di elenchi di prove su questo orribile crimine, e sulla zelante complicità delle classi dirigenti, e dei media loro servitori.) Nessuno in una posizione di potere, su entrambi i lati dell’Atlantico, ha menzionato questi crimini per quello che sono, nè ha fatto il minimo movimento per assicurare gli assassini di un milione di persone alla giustizia.
Al contrario, essi hanno invece lodato e approvato e continuato questi abomini, e li hanno utilizzati per commettere altri crimini simili altrove.
E volete che io prenda sul serio questa gente come leader democratici delle nazioni? Volete che entri nell’analisi profonda e complessa delle loro fortune politiche? Tutte queste persone – gli autori originali e i complici, e i loro continuatori – dovrebbero essere sotto processo per la distruzione gratuita della vita umana, per il crimine internazionale di guerra di aggressione militare, per aver sparato metallo caldo nelle viscere di un bambino di tre-quattro anni riducendo il suo corpo, la sua mente e la sua anima in brandelli di visceri inerti.
La sola vista di queste persone – Bush, Blair, Cheney, Rice, Rumsfeld, Straw, Brown, Obama, Biden, Cameron, Gates, Petraeus, Osborne, Clinton, e il resto dell’intera cricca corrotta – dovrebbe spingere una qualsiasi persona pensante e senziente a vomitare. Mettetevelo nella testa finalmente: questi spregevoli individui, questi sanguinari, sporchi di sangue, cretini assetati di sangue, sono assassini. Killer di bambini. Peggio ancora, di molti ordini di grandezza, dei serial killer e "dittatori pazzi" tanto amati dalla fantasiosa commedia moderna conosciuta come films … e notizie.
Mettetevelo in testa, e fatela finita con loro, con tutti loro, e con tutte le loro opere, passate, presenti e future, finalmente. Oppure, per Dio, voi siete loro complici.
AGGIORNAMENTO: John Glaser di Antiwar.com aggiunge alla montagna di prove sul crimine di guerra americano bipartisan in Iraq, nuovi accordi sulle atrocità commesse sia dall’ex che dall’attuale comandante in capo delle forze di occupazione:
Come rivelato da un comunicato diplomatico del Dipartimento di Stato, rilasciato da Wikileaks la scorsa settimana, le forze statunitensi hanno commesso un efferato crimine di guerra durante un raid in una casa in Iraq nel 2006, in cui un uomo, quattro donne, due bambini e tre neonati sono stati sommariamente giustiziati.
Il comunicato riporta un estratto di una lettera scritta da Philip Alston, Relatore Speciale sulle Esecuzioni Extragiudiziali, Sommarie o Arbitrarie, al Segretario di Stato Condoleeza Rice. Truppe americane si avvicinarono alla casa di Al-Faiz Majma’ee Harrat, un contadino che viveva nel centro dell’Iraq, per condurre un’incursione alla ricerca di insorti nel marzo del 2006.
"Sembrerebbe che quando la MNF [Forza multinazionale] si avvicinò alla casa," ha scritto Alston, "sparò dei colpi e ne seguì uno scontro" prima che le "truppe entrassero nella casa, ammanettssero tutti i residenti e li giustiziassero tutti." Il Sig. Hratt Faiz Khalaf, (28 anni), sua moglie Sumay’ya Abdul Razzaq Khuther (24 anni), i loro loro tre bambini Hawra’a (di 5 anni) Aisha (3 anni) e Husam (5 mesi), la madre di Faiz Ms. Turkiya Majeed Ali (74 anni), la sorella di Faiz (nome sconosciuto), i nipoti di Faiz Asma’a Yousif Ma’arouf (5 anni), e Usama Yousif Ma’arouf (3 anni), e un parente in visita Ms. Iqtisad Hameed Mehdi (23 anni) furono uccisi durante il raid.
La lettera di Alston rivela che l’attacco aereo statunitense sulla casa fu lanciato presumibilmente per distruggere le prove, ma che "l’autopsia eseguita sui cadaveri all’obitorio dell’ospedale di Tikrit rivelò che tutti erano stati sparati alla testa e ammanettati".
I dettagli rivelati nel comunicato costitiscono informazioni preziose sul modo in cui finiscono molti di questi raid nelle case. I raid, spesso realizzati nel mezzo della notte, sono diventati una delle strategie principali della guerra USA in Afghanistan, con decine di migliaia organizzati solo nell’ultimo anno.
Su quest’ultimo punto vale la pena ribadire. Le invasioni nelle case eseguite in Iraq ora rappresentano la routine dell’occupazione in Afghanistan. Esse sono diventate lo stile americano di guerra: assalto e bombardamento alle case famiglia con una massiccia, distruttiva potenza di fuoco, nei poveri villaggi di terre devastate e sconvolte dalla macchina da guerra di Washington, dai suoi delegati locali, e dalla violenza con la testa d’Idra che queste guerre di dominazione imperiale hanno scatenato sui paesi bersaglio. Com’è valoroso, coraggioso, com’è nobile tutto questo.
E, naturalmente, il massacro continua. Come osserva Glaser:
In un incidente rilevante e simile nel mese di febbraio del 2010, le forze degli Stati Uniti per le operazioni speciali circondarono una casa in un villaggio nella provincia di Paktia in Afghanistan. Due uomini civili uscirono dalla casa per chiedere perché erano stati circondati e furono sparati e uccisi. Poi le forze Usa spararono e uccisero tre parenti di sesso femminile (una madre incinta di dieci, una madre incinta di sei, e un adolescente).
Invece di chiedere un attacco aereo per nascondere le prove, le truppe statunitensi, realizzando il loro errore, mentirono e manomisero le prove sulla scena. La dichiarazione iniziale, corroborata dal Pentagono, fu che i due uomini erano insorti che avevano "ingaggiato" i soldati, e le tre donne uccise erano state semplicemente trovate da soldati statunitensi, in quello che fu descritto come un apparente delitto d’onore. Alla fine le investigazioni sull’incidente probabilmente costrinsero il Pentagono a ritirare la storia iniziale e a pubblicare delle scuse.
Così si comportano – e si stanno ancora comportando – in Iraq sotto la guida illuminata del Nobel per la pace: infuriare, sparare, uccidere, mentire. Rimuovere – con scuse o soldi sporchi di sangue se scoperti – e ripetere. Più e più e più volte.
Ma hey, avete visto gli ultimi sondaggi di opinione? Straordinario, non è emozionante, cercare di capire quali inetti, fatui, codardi di quart’ordine arrivano a fare un giro al volante della macchina da guerra sporca di sangue?!
AGGIORNAMENTO II: In un’altro iimportante articolo su Antiwar.com , Kelly Vlahos esamina in dettaglo gli incredibili passi avanti del Premio Nobel per la Pace nell’espansione della privatizzazione della guerra e della "sicurezza", mentre versa milioni e milioni di dollari nelle casse di alcuni dei più vili profittatori di guerra sulla terra.
Fonti: Empire Burlesque 30 Agosto 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com