Dead Skeletons - Dead Magick

Dici Dead Skeletons e i riferimenti a cui più ricorre chi li sta recensendo in questi giorni sono sempre gli stessi: Warlocks, Jesus and Mary Chain, Black Rebel Motorcycle Club e Black Angels. A me, tuttavia, fanno venire in mente semmai i Suicide, ma cosa ancora più strana quando ascolto "Dead Magick" non riesco a non pensare ai Massive Attack.Come si fa a non pensare a Mezzanine in presenza di una traccia come "Dead Mantra"? La ripetitività dei pezzi hard rock psichedelici ricorda molto certe atmosfere trip hop, e la declinazione dissonante e liturgica dei cori sembra quasi essere frutto di macchinazioni digitali. Per questo non vi è dubbio che pezzi come "Get on the Train" appaiano tratti dal secondo grande disco dei Suicide (così pure "Dead Magick I") e violentati poi dai Cramps. Ma poi, alla fine della somma di questi due suntuosi elementi, finisco sempre col dire Massive... Massive... Massive... ossessivamente proprio come un pezzo di Dead Magick.Se proprio devo accostare questa musica ad altro di più recente (e più rock), posso tirare in ballo i magnifici Black Angels, ma sempre con la massima cautela. I Dead Skeletons infatti intendono la loro musica - come già detto altrove - come un unico lungo mantra senza esitazione, senza mai sospendere il filo teso tra una vetta e l'altra. Il monolitico dipanarsi del suono rotola e travolge tutto secondo una dinamica comprensibile fin dall'inizio dei brani. Niente cambia e niente evolve. Questo il disco risulta molto "elettronico" e al contempo distante dagli esempi a cui lo si avvicina. La monotonicità però diventa una forza lì dove il dilungarsi del mantra mostra bene tutta l'amalgama delle volute, delle inflessioni, delle distorsioni della musica di questo magnifico gruppo islandese. L'incidere costante e le micro-variazioni sono il punto di forza della musica dei Dead Skeletons: il frutto di un ingegno che fa pensare ad un'inversione di rotta rispetto all'evolversi della musica rock degli ultimi vent'anni.
Adesso la musica elettronica è evoluta.In una nuova forma di rock psichedelico.
Tanto di cappello.