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Debutta la Linea Gialla di Salvo Sottile, ogni martedì in prima serata su La7

Creato il 17 settembre 2013 da Iltelevisionario

Salvo Sottile presenta Linea GiallaA partire da stasera, ogni martedì alle ore 21.10 su La7, Salvo Sottile conduce Linea Gialla, il programma che analizza i casi di cronaca, sia quelli ancora irrisolti che aspettano da tempo delle risposte o delle sentenze definitive, sia quelli più strettamente legati all’attualità, di qualunque natura, tutte le volte che necessitano di un’indagine, di un approfondimento. “Voglio subito sgomberare il campo però da tutti gli equivoci di fare un tv trash, morbosa che mi hanno appiccicato nella mia precedente vita professionale. Non vogliamo essere i parenti poveri né di Quarto grado né di Chi l’ha visto?, ma raccontare storie diverse, anche quelle che dopo anni aspettano giustizia” spiega Sottile. In questa nuova trasmissione, il giornalista ordinerà i fatti, le testimonianze e gli interrogativi di ogni caso spingendosi insieme ai telespettatori oltre la “linea gialla”, alla ricerca di nuovi elementi per arrivare a scoprire la verità. Inviati sul campo racconteranno in diretta le evoluzioni delle indagini sui più interessanti casi di cronaca, monitorandoli passo dopo passo fino alla risoluzione del caso.

Buongiorno amici stasera comincia @LineaGiallaLa7 vi aspetto 21,10 su La7 http://t.co/Ze5MoP3SNb
Salvo Sottile (@salvosottile) September 17, 2013

Per differenziarsi dai due diretti rivali, il programma (che ha sottratto a Chi l’ha visto? l’autore Fiore De Rienzo) punterà sul coinvolgimento del pubblico, che avrà una funzione attiva nella ricerca della verità. Infatti chiamando il centralino di Linea Gialla al numero 02/87317 potrà fornire spunti interessanti, testimonianze inedite o interrogativi puntuali sui temi trattati durante la diretta. La redazione di Linea Gialla potrà essere contattata anche via mail all’indirizzo [email protected]. Linea Gialla darà spazio anche ai casi cronaca passata, i cosiddetti “cold case”, fatti avvenuti nel passato ma ancora irrisolti sui quali gli inviati di Linea Gialla sono già al lavoro a caccia di testimonianze esclusive e nuovi indizi che possano contribuire finalmente alla loro soluzione. Il racconto giornalistico sarà arricchito da esperti, tecnici, collegamenti in diretta, filmati e documenti inediti, ricostruzioni dettagliate, oltre ad un ampio ed emotivo spazio dedicato alle testimonianze attraverso un serrato faccia a faccia con il conduttore.

Sottile racconta sul blog del Corriere della Sera Solferino 28/anni il tema della prima puntata:

Quindici persone sono morte di tumore, tra il 2002 e il 2008, a causa dell’inalazione di vapori tossici all’interno dei laboratori di Scienze del Farmaco dell’università di Catania. Queste le conclusioni cui è giunta la procura di Catania che ha aperto l’inchiesta a seguito della denuncia del ricercatore Emanuele Patané, morto di tumore ai polmoni nel 2003. Rinviate a giudizio nove persone, tutte alte cariche dell’Ateneo; il reato contestato è disastro ambientale e gestione di discarica abusiva. Le parti civili chiedono anche l’incriminazione per omicidio colposo plurimo. Il 19 settembre prossimo ci sarà la requisitoria dell’Accusa, entro fine anno il verdetto. E’ questo secondo voi il ruolo di un ricercatore? Si fa un gran parlare della “fuga dei giovani all’estero” così pensiamo di incoraggiarli a rimanere in Italia? La prima puntata di “Linea Gialla” (al via stasera, in prima serata, su La7) partirà da questo caso. Ho voluto parlarne in trasmissione perché è giusto che tutti sappiano ciò che è successo in quell’ateneo. Ho raccontato tante storie di cronaca, tanti delitti efferati, ma questa mi ha indignato come cittadino italiano, e le darò tutta la visibilità che mi sarà possibile offrile perché vengano puniti i responsabili. Oltretutto le 15 vittime, quasi tutte tra i venti e i trent’anni, frequentavano quegli ambienti per svolgere il proprio lavoro come fa ognuno di noi. Ma un destino particolarmente crudele ha voluto che il loro lavoro fosse quello di ricercatori di cure anti-cancro. Quello stesso male che gli è entrato nei polmoni ogni giorno, per anni. L’indifferenza con la quale i vertici dell’Università di Catania hanno gestito questa brutta storia e il silenzio assoluto che avvolge l’intera vicenda non può non indignare me e tutti coloro che ne vengono a conoscenza. La nostra redazione seguirà tutta la vicenda attraverso il drammatico racconto di Emanuele Patanè, dei suoi anni passati inconsapevolmente in una camera a gas, mostrando anche l’indifferenza di coloro che sapevano degli elevanti rischi a cui erano sottoposti i dipendenti del laboratorio, ma non hanno parlato. Andremo, anche stavolta, oltre la Linea gialla.


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