È stato decapitato poche ore fa il primo dei due ostaggi giapponesi nelle mani dei terroristi dello Stato Islamico; si tratta del contractor Haruna Yukawa per la liberazione del quale, assieme al giornalista suo connazionale Kenji Goto Jogo, era stato richiesto al governo di Tokyo un riscatto di 200 milioni di dollari, una cifra pari a quella che il Giappone aveva stanziato come contributo all’Egitto proprio in sostegno della lotta al terrorismo.
In un video inviato al governo giapponese si vede infatti l’immagine del secondo ostaggio che tiene in mano una fotografia in cui è ritratto il cadavere senza testa di Yukawa. La sua voce pronuncia parole di avvertimento rivolte al premier Shinzō Abe, il quale viene accusato di essere il responsabile della morte dell’uomo, e assieme frasi di incoraggiamento alla propria famiglia.
Rivolgendosi ancora al primo ministro giapponese Goto Jogo annuncia che il prezzo per la sua libertà è cambiato; al posto della cifra spropositata richiesta in precedenza, l’Isis pretende ora che venga rilasciata Sajida al-Rishawi, una kamikaze la cui cintura esplosiva non saltò in aria e che ora, condannata a morte, è rinchiusa in un carcere in Giordania.
Decapitato il primo ostaggio giapponese nelle mani dello Stato Islamico
Creato il 24 gennaio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPotrebbero interessarti anche :
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