Magazine

Decapitato il voto capitario, s’indebolisce la democrazia nell’economia

Creato il 22 gennaio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Le banche popolari con almeno otto miliardi di utili sono realmente popolari? Riesce un'assemblea di soci azionisti a controllarle veramente? Il voto capitario consente a ogni socio azionista di votare (una testa, un voto) in un'assemblea di soci che detiene poteri di amministrazione straordinaria: le fusioni o accorpamenti fra banche sono decisi proprio dall'assemblea.

Decapitare il capitario, come fa il governo, è una presa d'atto che la democrazia economica segue procedure ritenute poco efficaci, anzi dannose da chi detiene il potere di fare decreti. Si è visto che cos'è successo alla ex Popolare di Lodi.

Viene accantonata una forma di democrazia economica considerata dannosa alle grandi banche popolari: una grande banca non può essere popolare, non deve esserlo. Secondo una critica il governo fa un decreto solo per favorire due fusioni, quella del Montepaschi e quella della Carige, da salvare mediante l'alleanza con due banche più solide. Una legge che legittima un'eccezione, che dà una soglia economica alla validità di un principio, allo scopo di salvare due banche.

Di conseguenza si riafferma una necessità: riaffermare la democrazia e la partecipazione nelle attività economiche.

Il governo ha solo il compito di "dare scosse" legittimando di volta in volta procedure d'urgenza e situazioni eccezionali? Sarà utile a salvare le due banche. Di rilanciare la democrazia economica dovrà occuparsi che sente la ragione e l'interesse di farlo, tenendo conto che il governo pensa ad altro.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :