Decibel - Tra punk e new wave tricolore

Creato il 04 settembre 2011 da Lesto82

LO SPELEOLOGO

di NICOLAS ICARDI

Dopo aver esordito sedicenne nei Josafat, il cantautore Enrico Ruggeri insieme all'amico tastierista Silvio Capeccia forma a Milano il gruppo dei Champagne Molotov che dopo poco si trasformerà nei Decibel con l'ingresso in formazione di Pino Mancini (chitarra), Enrico Longhin (basso) e Roberto Turatti (batteria) che facevano parte del gruppo i Trifoglio. Silvio Capeccia abbandona quasi subito il gruppo che nel 1978 sforna il primo album, da molti conosciuto col nome "Punk" a causa della scritta in copertina, ma che in realtà si chiama "Decibel". La copertina è stata semplicemente una trovata commerciale della casa discografica, che tentando di seguire la scia del successo del movimento punk, trova i nostri novelli Decibel e tenta di lanciarli sotto mentite spoglie. Possiamo comunque dire che non tutto è falso, visto che la maggior parte dei testi trattano appunto di tipiche tematiche punk, come criticare la Televisione e i Mass Media. Insomma, un disco introvabile oggi che è la storia di un'era italiana, con tanto di fantasmi glam e ombre new wave, con nove tracce più o meno belle, scandite piuttosto bene sia parlando di testi che di musica ma all'epoca fù comunque un insuccesso sia commerciale che di critica. L’insuccesso di “Punk” smorzò l’entusiasmo dei tre “ex-Trifoglio” che presero altre strade, ma non intaccò quello di Enrico Ruggeri che richiama l'amico Silvio Capeccia, il chitarrista Fulvio Muzio, il batterista Tommy Mianazzi e il bassista Mino Riboni. Nel 1979 i Decibel abbandonano il punk degli esordi per avvicinarsi alla new wave e incidono il singolo "Indigestione Disko/Mano Armata". In queste due canzoni la connotazione punk era ancora predominante, ma allo stesso tempo era chiaro che rispetto al passato i sintetizzatori martellanti di Silvio Capeccia e gli interventi di chitarra più ricercati di Fulvio Muzio stavano traghettando il sound del gruppo verso qualcosa di diverso, di più raffinato. I Decibel realizzarono quindi con la produzione di Shel Shapiro un album curato nei minimi particolari, che prederà il nome poi di “Vivo da Re”. Intanto Tommy Minazzi, il batterista che non era mai riuscito a legare col gruppo venne sostituito da Walter Calloni. Con una mossa a sorpresa i Decibel decidono di andare al Festival di Sanremo del 1980, e dopo tutta la trafila si ritrovano nella fase finale con la canzone "Contessa" che si piazza al 4° posto, un grande risultato per una formazione proveniente dalla sezione “giovani” e con quelle credenziali. In primavera, esaurito lo slancio del 45 giri “Contessa” fu la volta dell’LP “Vivo da Re” e del conseguente tour promozionale vennero poi le tradizionali manifestazioni estive come il Disco per l’estate. Quella fase terminò con una memorabile serata finale del Cantagiro 1980 nello Stadio di S.Siro, davanti a un pubblico di cinquantamila spettatori. Durante l’autunno il gruppo prese parte ad un tour allestito in grande stile ma che non ebbe il successo clamoroso che ci si aspettava. A quel punto Ruggeri decise di cambiare casa discografica, cosa che non fece il resto del gruppo e si arrivò a una scissione definitiva con Ruggeri deciso ad intraprendere una carriera solista che lo porterà a buoni successi tra musica d'autore e pop commerciale. I rimanenti Silvio Capeccia, Fulvio Muzio e Mino Riboni, orfani del cantante e autore dei testi, e con il batterista Ellade Bandini, decidono comunque di portare avanti il progetto ambizioso a cui stavano lavorando. L'idea era quella di un concept album, è "900" che esce nel 1982. Il disco è dedicato al secolo che stava finendo. era forse troppo ambizioso, comunque nei testi si trova molto disagio giovanile e l'album è elettronico il tanto giusto con lievi spruzzate di rock e new wave per stare al passo coi tempi. Visto che il successo comunque tardava ad arrivare Fulvio Muzio e Silvio Capeccia decidono di lasciare temporaneamente la musica per completare gli studi e laurearsi. Perso Mino Riboni per strada, Fulvio Muzio e Silvio Capeccia, cominciarono a riorganizzarsi, perché la voglia di fare musica non era passata. La fase successiva, definita ora “introspettiva” dai Decibel fu caratterizzata dalla sperimentazione elettronica. Nel corso degli anni Novanta i Decibel si concentrano nella produzione di musica esclusivamente strumentale. Fulvio Muzio e Silvio Capeccia abbandonano quindi temporaneamente la classica formazione della rock band per realizzare colonne sonore di documentari geografici. I due resusciteranno il nome Decibel nel 1998 con un album strumentale new-age a tinte latine "Desaparecida" per poi tornare ai loro progetti personali.
Dalla loro discografia vi propongo 3 tracce:
"Lsd Flash", da "Decibel" aka "Punk"(1978), originale canzone dal temi classico della droga, il tema musicale non e' niente male, il testo un pò ripetitivo, ma da un senso alla canzone.
"New York", da "Decibel" aka "Punk"(1978), canzone molto buona a livello musicale e di testi, con in primo piano il tema del viaggio e della grande Mela.
"Contessa" da "Vivo da Re"(1980), splendida canzone composta da Fulvio Muzio, il cui testo merita davvero tanto, e a volte non è facile scovarlo in quella musica.

LSD FLASH  -  1978

NEW YORK - 1978

CONTESSA - 1980

A DOMENICA PROSSIMA...


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